"Attenti all'emergenza lavoro in Calabria". L'appello dell'Msi-Ft

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Natale Giaimo

A meno di due mesi dal voto e proprio riguardo al dramma lavoro che affligge la Calabria la Segreteria Regionale del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore lo ricorda a tutti

  29 novembre 2019 16:16

"Il dramma lavoro è ormai divenuto atavico in Italia ed oggi però, grazie ad attori che definire dilettanti è un leggero eufemismo, assurge a livello di assurda tragicommedia che va di pari passo con l’altro dramma di attualità rappresentato dalla fragilità del territorio, in cui peraltro sono ben chiare le responsabilità dell’operato degli uomini".

"In entrambi i casi, oltre alla incapacità di questa classe dirigente di abbozzare la benché minima attività di risoluzione del problema, si rileva la tendenza della stessa classe dirigente a non tenere in alcuna considerazione la parte del problema che ci riguarda, o meglio che riguarda la Calabria ed i Calabresi".

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"Senza voler scatenare assurde ed inutili guerre tra poveri dobbiamo è sotto gli occhi di tutti la differente attenzione riservata a casi sicuramente importanti che hanno a che fare con l’economia dell’intera Nazione, come la ex Ilva o Alitalia o ancora per le alluvioni in Liguria in Piemonte e l’acqua alta di Venezia, mentre poco o niente si è detto di quanto hanno subito le popolazioni e le città di Matera o Reggio Calabria".

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 "A meno di due mesi dal voto e proprio riguardo al dramma lavoro che affligge la Calabria la Segreteria Regionale del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore vuole ricordare a tutti, in particolare a coloro che ambiscono a diventare la futura classe dirigente regionale e che oggi perdono tempo in guerre di posizione ed in sterili ripicche tendenti solo ad accaparrarsi uno strapuntino più o meno lautamente retribuito, – che ci sono cittadini che questo incubo lo vivono quotidianamente, assieme alle loro famiglie, ed è un dramma che si chiama precariato ormai storico come gli Lsu-Lpu della pubblica amministrazione, i Lavoratori dei servizi “esterni” all’Asp di Cosenza o ancora i Lavoratori di quelle tantissime aziende che operano nella nostra regione e che non ricevono gli stipendi da mesi con la giustificazione che gli Enti Pubblici non erogano le somme dovute per i servizi resi; e cosi via elencando le innumerevoli altre tristi vicende simili".

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"A questo abbiamo il dovere di opporci e su questo abbiamo il dovere di protestare, altrimenti ognuno di noi diventa complice e mandante. Noi missini, da sempre attenti alle tematiche sociali, invitiamo chi oggi si candida a guidare la regione ad un netto e decisivo cambio di passo rispetto al passato affinchè si ponga termine e sia dia una soluzione definitiva ai problemi che da diversi lustri affliggono la Calabria proprio a partire da quello del lavoro che deve essere, come dice la costituzione, un diritto garantito a tutti i cittadini".

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