"Senza ombra di dubbio l’atto aziendale dell’A.O.U. “Renato Dulbecco” di Catanzaro presenta incoerenze normative ed organizzative che producono un caos programmatorio ma soprattutto il segnale iniziale del “de profundis” della sanità ospedaliera. Il piano di organizzazione non tiene conto di criteri e/o principi per la definizione della complessità e rilevanza delle attività prese a base per la classificazione delle singole strutture in complesse o semplici".
Ad affermarlo è il Dott. Nino Accorinti, CISL MEDICI Calabria.
"Infatti - continua - sia la classificazione dei Dipartimenti e sia la complessità delle Unità Operative sembrano basate più su posizioni individuali ed a salvaguardia del personale universitario, mentre al contrario non vengono tenute in debito conto i livelli di specializzazione, la rilevanza delle risorse, l’allocazione e l’aggregazione di strutture omogenee per profilo di attività, la valenza strategica, il volume delle attività. E’ inaccettabile infatti la soppressione delle Strutture Complesse a Direzione Ospedaliera, anche in seguito al pensionamento del Direttore, di – Oculistica, Ginecologia ed Ostetricia, Laboratorio Analisi, Fisiatria, Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, Farmacia, Chirurgia d’urgenza nonché Otorinolaringoiatria e Chirurgia Toracica a direzione universitaria - mentre il Protocollo d’intesa Regione-Università all’art. 15 aveva stabilito che “in fase di prima applicazione le strutture complesse dell’AOU sono quelle previste dal DCA 64/2016".
"Rispetto a quest’ultima programmazione - sottolinea Accorinti - si rileva che gli incarichi di struttura complessa a direzione universitaria saranno ancora aumentati con i cosiddetti programmi inter o infradipartimentali che non sono stati neanche individuati nell’atto aziendale, come previsto al comma 3 dell’art. 14 del protocollo tra Università degli Studi Magna Graecia e Regione Calabria. Basti pensare ai programmi già assegnati, come quello del 2023 sul rischio clinico nelle infezioni ospedaliere o sul programma da 76 mila euro circa, oltre la normale retribuzione, assegnato con delibera 347/2024 per lo svolgimento dell’ecografia clinica nel paziente critico.
In effetti, l’atto aziendale dovrebbe disegnare l’organizzazione e le articolazioni di governo dell’Azienda nel rispetto della normativa vigente e della pianificazione regionale, comprese le strutture semplici all’interno delle SOC che non possono svolgere attività di pertinenza di altre strutture come invece previsto per la SOC Area Programmazione e Controllo e Sistemi Informativi. Ciò, in violazione del DCA n. 161 del 14.06.2023 che distingue i sistemi informativi dall’area Programmazione e Controllo. Addirittura l’atto organizzativo adottato con delibera n. 726/2024, il cui responsabile del procedimento è lo stesso direttore della SOC Programmazione e Controllo, prevede una “SOC Sistema Informatico” con evidenti sovrapposizioni di competenze. Nel merito dei compiti svolti dalle varie strutture si possono rilevare l’incoerenza e le difformità con gli indirizzi regionali sulla gestione della libera professione, sulle funzioni della Direzione di Presidio, della Farmacia e perfino sulla gestione della logistica dei prodotti sanitari".
Tutti i rilievi evidenziati sono stati, inutilmente, oggetto di osservazioni prima e nel corso della riunione di confronto con il management, i cui verbali non sono stati allegati all’atto deliberativo di approvazione. Tra le violazioni della normativa contrattuale si rileva la previsione che nelle SOS afferenti a SOC a direzione universitaria “i Responsabili dovranno essere prioritariamente individuati tra i professori o ricercatori universitari”, malgrado né il D.lgs. 517/99, né il protocollo d’intesa tra Regione e Università Magna Graecia, dispongano tale vergognosa discriminazione tra personale ospedaliero e quello universitario.
In definitiva l’atto istituzionalizza il gioco delle tre carte con la fine della sanità ospedaliera: entro tre anni il glorioso ex Ospedale Regionale “Pugliese” perderà oltre 20 strutture con penalizzazione delle legittime aspettative dei medici ospedalieri! Sul punto e sull’atto aziendale della “R. Dulbecco” non è dato sapere cosa ne pensa la politica locale! La CISL Medici ha inviato le proprie osservazioni agli organi regionali, affinché si possano accertare tutte le discrepanze organizzative e violazioni di legge, nell’auspicio che il “plenipotenziario/factotum” direttore della SOC Area Programmazione e Controllo dell’ex “Pugliese”, nonché Capo Dipartimento di Staff, già componente della Commissione paritetica Università-Regione, in attività anche presso il Dipartimento Tutela della Salute ed adesso responsabile del procedimento per l’adozione dell’atto aziendale, non sia designato al controllo regionale dello stesso documento programmatorio della “Dulbecco”.
"Non è sostenibile - conclude la nota - il deleterio sistema di coincidenza del controllore con il controllato, prassi che non contrasta i conflitti di interesse e non garantisce la corretta gestione aziendale ed i principi basilari per la prevenzione della corruzione!"
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