di STEFANIA PAPALEO
Da peculato in peculato d'uso, con una richiesta di condanna a soli 4 mesi di reclusione. Ma alla fine neanche questa ipotesi di reato ridimensionata dalla stessa Procura ha tenuto a carico di Giuseppe Giuliano, l’ex commissario dell’Asp di Vibo Valentia accusato di avere utilizzato per fini personali l'auto aziendale di proprietà sia dell’Asp di Vibo Valentia che dell’ex policlinico universitario.
Assolto "perchè il fatto non sussiste" ha deciso il gup del Tribunale di Catanzaro, con una sentenza emessa attraverso il rito abbreviato chiesto e ottenuto per l'imputato dagli avvocati Francesco Gambardella e Sergio Rotundo, la cui tesi difensiva è prevalsa su quella della pubblica accusa.
Si chiude così, dunque, il processo di primo grado a carico del professionista della sanità pubblica, attualmente sospeso dall'incarico in seguito a un'altra inchiesta, quella su presunti illeciti commessi nella gestione dei posti letto Covid (LEGGI QUI), che a marzo scorso gli è costata il rinvio a giudizio con altri tre imputati eccellenti, tra cui l’ex rettore dell’Umg di Catanzaro, Giovambattista De Sarro. Anche in questo caso imputato e difensori sono già pronti a scendere in campo per tentare di ribaltare la tesi accusatoria messa su dalla Procura.
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