di DOMENICO TALLINI*
Premesso che Ieri alle prime luci dell’alba è stata approvata la legge sull’Autonomia Differenziata, voluta dalla lega di Salvini, Calderoli e Zaia. Una legge che penalizza il mezzogiorno il quale in questo momento di grave crisi economica e sociale meriterebbe ben altra attenzione da parte del governo Meloni a trazione Fratelli D’Italia.
Che per effetto della precedente legge (Federalismo Fiscale) il sud è stato penalizzato dal sistema di trasferimento delle risorse che avviene ormai dal 2001 attraverso la “cosiddetta”
spesa storica che di fatto ha finito per sottrarci in 23 anni centinaia e centinaia di miliardi di euro che hanno bloccato ogni sia pur minimo sviluppo del territorio.
Che a causa del mancato sviluppo dei territori meridionali è ripreso il fenomeno di massa dell’emigrazione e la relativa fuga di cervelli dal sud verso il nord e verso l’estero.
Che di contro non sono mai stati calcolati i valori dei famosi lep che lo stesso decreto Calderoli programmava di realizzare dal 2001 entro un anno dall’entrata in vigore della legge sul Federalismo Fiscale. -che il mancato calcolo dei lep ha privato dal 2001 i territori del sud di quelle risorse necessarie per impedire lo spopolamento dei territori verso il nord Italia e verso l’estero. Che l’approvazione della legge rappresenta una sconfitta pesante per i territori del sud Italia e per le popolazioni che saranno costretti in futuro a far fronte ad ulteriori sacrifici per via dei servizi che saranno sacrificati ulteriormente a favore degli egoismi del nord Italia. Che gran parte della classe politica del sud ha svenduto il proprio mandato a favore dei grandi interessi economici del nord.
Tanto premesso, bisogna essere lucidi e coscienti e ammettere il fallimento dell’intera classe politica del sud che non riesce a rispettare il mandato dei propri elettori e peggio ancora non riesce a tutelare nemmeno il futuro dei propri figli.
*già presidente del Consiglio regionale
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