Autonomia, Occhiuto: "Servono le risorse per finanziare i Lep, no money no party"

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  18 novembre 2023 21:28

 ”È finito il tempo del Mezzogiorno piagnone, il Mezzogiorno oggi, anche per merito di Forza Italia, ha presidenti di Regione che non hanno nessun complesso di inferiorità nei confronti degli altri governatori. L’autonomia differenziata è solo una possibilità offerta dalla Costituzione, ma la Carta impone anche degli obblighi che sono i diritti sociali e civili da garantire in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e la perequazione”.

 
Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “Etna 23”, la due giorni di Forza Italia in corso a Taormina.
 
”Noi non abbiamo timore dell’autonomia differenziata. Al Sud, tra fonti rinnovabili e porti, andremmo addirittura a guadagnarci. Non abbiamo pregiudizi. Ma servono le risorse per finanziare i Lep, solo dopo si può varare l’autonomia differenziata. Se non ci sono risorse non possono essere fatte le intese con le Regioni. Vorrei che Forza Italia su questo tema avesse meno timidezza, noi siamo un grande partito nazionale e rappresentiamo tutti i territori, da Nord a Sud. Se ci sono i soldi per assicurare nello stesso modo i diritti sociali e civili in tutto il Paese siamo favorevoli, se non ci sono i soldi non c’è autonomia: no money, no party”.
“In Calabria, in Sicilia, in tanti altri territori Forza Italia è leader della coalizione di centrodestra, io penso che dobbiamo avere questa ambizione anche a livello nazionale. Abbiamo avuto 100mila adesioni e ci davano per morti. Vuol dire che il partito ha in tutte le Regioni una infrastruttura importantissima per crescere”  ha detto Roberto Occhiuto,  

“Forza Italia in questo momento presidia da sola un terreno politico enorme, che va da Fratelli d’Italia e Lega fino alla Schlein. Neanche il presidente Silvio Berlusconi ha mai avuto un humus così favorevole. Dappertutto la nostra classe dirigente è riuscita a dimostrare che il partito è radicato, e alle elezioni europee andremo bene.
Ma siamo davanti a un bivio. Dobbiamo decidere se mitigare la nostra ambizione e accontentarci di sopravvivere, oppure ragionare in prospettiva a tornare partito maggioritario del centrodestra. E secondo me possiamo farlo, perché lo spazio politico è enorme. Dobbiamo, all’interno del centrodestra, essere il partito che dice ciò che Lega e Fratelli d’Italia non possono dire. Ad esempio sui diritti civili, ci sono tanti ragazzi che non votano a sinistra ma che non si riconoscono in ciò che su questo tema sostene il centrodestra. Dobbiamo avere più coraggio”.

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