di ENZO COSENTINO
La Calabria per le sue doti naturali è una delle più belle regioni non soltanto d’Italia ma- non volendo esagerare – dell’Europa. Potremmo tranquillamente affermare: del mondo. Nonostante ciò, le attese per una sua effettiva valorizzazione sono state sempre vanificate. Piccoli “contentini” e tante leggi, invece, che hanno reso e continuano a rendere questa regione sempre agonizzante. Una classificazione fra buona e mala politica? Impossibile! A far danni al Sud, alla Calabria in particolare ci ha pensato appunto la politica bassa. Che annovera, per quanto concerne questa regione tanti personaggi “made in Calabria” ma senza l’etichetta “doc”(denominazione di origine controllata).
Per la Calabria è arrivata fresca fresca la nuova beffa: l’autonomia differenziata. Ce l’ha propinata il l’attuale Governo su imput della Lega Nord con l’approvazione della Legge Calderoli, un leghista storico del Nord.
Un “bomba” devastante. Un provvedimento che sta dividendo il centrodestra e mette a rischio i rapporti fra le forze che lo compongono. Basterebbe raccogliere tutte le dichiarazioni dei maggiori esponenti di Lega, FI, Fratelli d’Italia, e a seguire rilasciate in queste ore per rendersene conto. E ovviamente sul centrodestra visto nel suo assieme piovono le critiche del centrosinistra. Ma quelle che più preoccupano sono le prese di posizione nei confronti dell’autononia differenziata di chi è appunto seduto nelle istituzioni, negli organismi di partito a destra.
Si è indignato il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto che è vice segretario nazionale di FI, si è indignato il presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso (Lega). Emblematica situazione del disaggio politico che serpeggia nel centrodestra. Fuochi di paglia? E’ quello che vedremo nelle prossime ore, nei prossimi giorni. Ma intanto ai calabresi ci hanno ri(in)filato una Legge che è difficile da digerire. Non gioverà ai lavoratori, non gioverà alle classe imprenditoriale, non gioverà ai giovani, non gioverà per far correre realmente sul binario dello sviluppo di una Calabria, sedotta(purtroppo)dalla classe dei politicanti al momento del voto e poi abbandonata. Ancora una volta infilata una spina nel c...uore dei calabresi. E' politica questa?
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