"Avete il diritto ad un futuro senza mafie". Rosanna Scopelliti a Girifalco per l'intitolazione della scuola al padre Antonino (VIDEO)

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images "Avete il diritto ad un futuro senza mafie". Rosanna Scopelliti a Girifalco per l'intitolazione della scuola al padre Antonino (VIDEO)
Rosanna Scopelliti a Girifalco
  21 febbraio 2020 13:45

di MASSIMO PINNA

Da oggi l’istituto comprensivo di Girifalco–Cortale si chiamerà “Antonino Scopelliti”.

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Nel segno della cultura della legalità, è stato deciso che la scuola di istruzione secondaria di primo grado, porterà il nome del magistrato ucciso il 9 agosto 1991 dalla mafia. Oggi, alla cerimonia di intitolazione, docenti di tutte le scuole cittadine, autorità, i Carabinieri con il capitano Felice Bucalo, il dirigente scolastico Raoul Elia, il sindaco Pietrantonio Cristofaro, Alessia Burdino, dello staff del sindaco,  il Comune di Cortale, Costanza Pino per la Prefettura, la professoressa Miriam Scarpino assieme a tanti altri rappresentanti scolastici, il parroco don Antonio De Gori, la senatrice Anna Laura Granato e Rosanna Scopelliti. La figlia del magistrato, già parlamentare, attualmente presidente della fondazione Antonino Scopelliti, ente no profit antimafia, ha parlato ai ragazzi, tanti, che dopo aver suonato in formazione orchestrale, hanno partecipato all’evento nell’aula magna della scuola di via De Amicis.

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Ed ha raccontato, con il cuore, chi era suo padre, non solo per gli altri, ma soprattutto per lei.”Il Tg disse che avevano ucciso papà, avevo solo 7 anni ma ricordo tutto...”. Come poter dimenticare. Rosanna, la figlia, che non ne ha sentito la mancanza, di quel padre impegnato in una lotta forse impari, di cui forse presentiva la tragica fine, ma che di questo ne ha fatto una leva per affrontare la vita e dare ogni giorno il messaggio che solo con la legalità, quella vera, praticata, si costruisce una società migliore. E quale miglior posto per parlare di questo, che la scuola,laddove la formazione va di pari passo con i sogni dei ragazzi.

Tanti i contributi degli alunni, come una bella racconta, a mo di libricino, di chi era, secondo loro, Scopelliti. L’uomo, il padre, il magistrato integerrimo simbolo della lotta alla ‘ndrangheta e a Cosa Nostra. E per questo, barbaramente ucciso a Campo Calabro, suo paese natio, mentre studiava le carte del maxi processo contro Cosa Nostra, nel quale avrebbe dovuto rappresentare l’accusa in Cassazione.

“Bisogna parlare, sempre, ma affrontare e combattere la mafia - ha detto anche attraverso la valorizzazione del territorio, far rimanere in Calabria le sue energie positive, con il ritorno al territorio delle persone oneste, che devono pretendere le cose giuste. E voi - rivolta ai ragazzi -siete in futuro, dovete pretendere di poter sognare e viverlo nel modo migliore. E’ il vostro diritto”.

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