Bancarotta fraudolenta a Cropani, assolto l'imprenditore Gallelli

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Il Tribunale di Catanzaro
  25 giugno 2020 19:05

Assoluzione con formula piena: il fatto non sussiste. Per il collegio del Tribunale di Catanzaro (composto dal presidente Carmela Tedesco, Antonella De Simone, Francesco Vittorio Rinaldi), Nicola Gallelli, amministratore delegato della di una società di elettrodomestici con sede a Cropani, è innocente. 

Accusato di bancarotta fraudolenta e difeso dall'avvocato Domenico Chianese, Gallelli era accusato "di aver distrutto le rimanenze di merci riportate in bilancio alla data del fallimento per un importo di 97mila euro consentendo al curatore fallimentare di rinvenire solo una parte delle merce, in ogni caso priva di qualsiasi valore commerciale in quanto obsoleta e non più vendibile".  

La vicenda è cristallizzata nel 2009 dalla Procura, che iscrive nel registro degli indagati anche Rosario Iannoccari. Quest'ultimo, però, difeso dall'avvocato Anselmo Mancuso a seguito di rito abbreviato è stato assolto anche con formula piena. 

Fondamentale ai fini dell'assoluzione è il fatto che Gallelli abbia concluso le proprie attività all'interno della società nel 2007. Dopo, come emerso dall'istruttoria dibattimentale, dal curatore fallimentare e dal lavoro svolto dalla Guardia di Finanza, Gallelli non ha avuto niente a che fare con la società. 

Argomentazioni supportate dalla difesa che ha convinto il collegio giudicante ma anche il sostituto procuratore Chiara Bonfadini. Lei stessa aveva chiesto l'assoluzione. (ed.cor.)






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