Banchetti elettori “a scrocco”: i big della politica disertano l'aula di Tribunale

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L'imprenditore Salvatore Mazzei e l'avvocato Francesco Pitaro all'ingresso nel Tribunale di Lamezia Terme
  22 luglio 2019 14:40


di ANTONIO CANNONE

LAMEZIA TERME - C'era molta attesa e tanta curiosità al Tribunale di Lamezia Terme dove, stamane, è andata in scena un'altra puntata del processo civile contro le presunte cene elettorali a "scrocco" ai danni del locale "Samart music cafè" di Lamezia Terme di Salvatore Mazzei (Leggi qui).  Una storia iniziata nel 2014, e finita anche all'interno di una delle puntate del programma "Le Iene". "Protagonista", l'ex presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Talarico (difeso da Pasqualino Scaramuzzino) reo, secondo Mazzei, di non aver saldato quanto dovuto per una cifra totale di 124mila euro.
Sono chiamati a testimoniare davanti al giudice del Tribunale civile, Francesca Berni molti nomi "noti" della politica regionale e nazionale. Tuttavia, nell'udienza di oggi sono stati ascoltati solo due testimoni "minori". Uno per parte. Acquisite le dichiarazione, l'udienza è stata rinviata al 15 gennaio 2020. In quella sede saranno ascoltati altri due testimoni per parte e, su sollecitazione dell'avvocato di Mazzei, Francesco Pitaro l'auspico è che siano presenti i "big" della politica. Come è noto, secondo quanto previsto, dovranno comparire tra gli altri, Lorenzo Cesa, Alfonso Dattolo, Ida D’Ippolito, Sergio Lucisano, Gianfranco Manfredi, Salvatore Mazzotta, Nicola Mazzocca, Roberto Occhiuto, Giuseppe Scopelliti, Michele e Gino Trematerra.

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