di GABRIELE RUBINO
Oltre all'errato codice alfanumerico, l'altro passo falso 'ammesso' da Palazzo De Nobili sul bando rifiuti è stata la mancata concertazione con le organizzazioni sindacali. Visto che l'appalto va rifatto (e anche in fretta, anche se i tempi tecnici suggeriscono realisticamente una nuova pubblicazione a ottobre) si prova a porre rimedio. Oggi, infatti, c'è stato un primo formale incontro fra i sindacati e i vertici politici e amministrativi del Comune di Catanzaro. Le richieste sindacali sono sostanzialmente quelle di sempre: l'applicazione della clausola sociale per assicurare il mantenimento di tutti i lavoratori, dei diritti acquisiti (leggasi livelli retributivi) e, per l'appunto, la corretta applicazione del codice alfanumerico del contratto collettivo. La controparte comunale ha assicurato la convocazione di ulteriori riunioni.
SERVONO PIU' SOLDI- Fin qui la parte formale. La verità è che la questione è complessa. L'assorbimento di tutti i lavoratori, come emerso anche nell'ultima seduta del Consiglio comunale, comporta la rimodulazione del quadro economico di una gara il cui valore stimato sfiora gli 84 milioni di euro. Non sarà facile perché all'appello si dovrebbero rastrellare risorse per circa 3 milioni di euro (sempre che non si voglia aumentare la Tari).
I NODI DEL NUOVO APPALTO- Le unità a rischio probabilmente non sarebbero 34 (come da originaria previsione) ma 22. Se forse una soluzione per i 3 con un contratto sottoscritto da pochi mesi e per i 7 amministrativi è rintracciabile, rimane il nodo dei 12 impegnati nel servizio di sfalcio dell'erba che, in ogni caso, non può più rientrare in questo appalto per decisione non del Comune ma dell'autority nazionale. E' vero che l'anno prossimo scade l'appalto del verde pubblico e quindi si dovrebbe accorpare questa attività al resto (per un totale di circa 800 mila euro) ma chi stabilisce quali lavoratori restano fuori visto che tutti sono stati assunti come operatori ecologici? Questioni tecniche che non sono bazzecole. Nel frattempo nei giorni scorsi è arrivata una comunicazione Arrical (l'autorità regionale) che comunicava l'avvio delle procedure della maxi-gara. Un'eventualità che farebbe venire meno l'incombenza al Comune, ma questa semplice lettera non è sufficiente a far venire meno agli Enti locali l'onere di assicurare il servizio.
IL PRANZO POLITICO FIORITA-TALERICO- Questo è il lato amministrativo. A livello politico, come anticipato ieri da La Nuova Calabria (LEGGI QUI), nel ristorante della Provincia si è tenuto il faccia a faccia tra il sindaco Fiorita e il consigliere regionale Antonello Talerico. Il primo ha mangiato pennette con zucchine e pancetta mentre il secondo un'insalata con proteine. Entrambi hanno definito il vertice 'positivo' e 'sereno'. Naturalmente in ballo c'è il tagliando, più volte annunciato da Fiorita, e che, come pure anticipato da La Nuova Calabria, non avrà un epilogo in tempi strettissimi. Un incontro arrivato all'indomani del vertice fra Fiorita e quasi tutte le forze che lo appoggiavano nel primo turno di due anni addietro. L'impressione è che, al netto delle dimissioni dell'assessore Scalise, più o meno tutto rimarrà come è adesso.
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