
"Non può mantenersi quel credito fiduciario per la misura dell'obbligo di dimora". E così, dopo aver contattato gli inquilini degli immobili sottoposti ad amministrazione giudiziaria senza averne alcun diritto, il gip Alfredo Ferraro ha rispedito agli arresti domiciliari Ieso Marinaro, 57 anni, di Catanzaro: indagato nell'ambito dell'operazione "Basso profilo", l'uomo è accusato dalla Dia di associazione a delinquere di tipo mafioso, riciclaggio, intestazione fittizia di beni e distrazione dei fondi, aggravata dalla mafiosità. L'associazione e l'aggravante sono state escluse dal Tribunale della libertà dopo il Riesame dell'avvocato Vincenzo Varano.
Secondo l'accusa originaria, Marinaro sarebbe stato uno di quelli che avrebbe prelevato soldi nelle società aperte dall'imprenditore Umberto Gigliotta.
Basso profilo, chiuso il cerchio su 85 indagati (I NOMI)
Inizialmente ai domiciliari, il Tdl lo aveva posto all'obbligo di dimora. Ora però alla Dia non è sfuggita la condotta di Marinaro, il quale avrebbe intimato gli inquilini degli immobili sequestrati: per il gip, la circostanza evidenzia "la spregiudicatezza" dell'indagato che non consente di mantenere una misura non custodiale. Ancora più severa era stata la Procura, intenta a volerlo mandare in carcere: il giudice ha ripristinato gli arresti domiciliari.
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