di EDOARDO CORASANITI
Faldoni su faldoni, fascicoli su fascicoli, accuse su accuse: come accade in ogni occasione, l'impatto dell'indagine è occupato dalle ipotesi degli inquirenti che confluiscono nell'ordinanza di custodia cautelare. La trama non ha deluso le aspettative anche per "Basso profilo", il blitz della Procura di Catanzaro che giovedì 21 gennaio ha portato all'emissione di 50 misure cautelari. Coinvolti criminalità organizzata, politica, imprenditori e presunti colletti bianchi di Catanzaro e Crotone.
Ora la palla passa alla difese degli indagati. In particolare, hanno depositato istanza di Riesame il notaio Rocco Guglielmo (difeso dagli avvocati Salvatore Staiano, Filippo Gunchedi, Antonello Talerico, Giuseppe Mussari, Vincenzo Cicino, Vincenzo Maiolo Staiano, Alice Piperissa) e l'imprenditrice Glenda Giglio (difesa dagli avvocati Andrea Gareri e Antonio Lomonaco). Il primo è accusato di intestazione fittizia e si trova al divieto di dimora, la seconda di concorso esterno in associazione mafiosa ed è agli arresti domiciliari. Entrambi sono incensurati e martedì 9 febbraio i legali potranno offrire una inquadratura diversa e con un'angolatura differente rispetto a quanto finora prospettato dalle tesi accusatorie.
Diversa la strategia processuale finora adottata: durante l'interrogatorio di garanzia il notaio si è avvalso della facoltà di non rispondere; l'imprenditrice ha risposto alle domande provando a chiarire la propria posizione.
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