di GABRIELE RUBINO
Si sono lasciati in pace, ma nel corso della riunione sulle guardie mediche in Cittadella di oggi lo "scontro" verbale fra il commissario prefettizio dell'Asp di Catanzaro Salvatore Gullì e il dg del dipartimento Tutela della Salute Antonio Belcastro è stato significativo. Un allarme delle difficoltà di dialogo fra il dipartimento e le aziende (soprattutto quelle con le commissioni prefettizie). Belcastro si è surriscaldato davanti al diniego dell'Asp di revocare la delibera n. 64, perché nell'interpretazione "giuridica" di Gullì e del collaboratore essa costituiva semplicemente l'avvio di un procedimento. "Le cose non stanno così. Se io voglio fare un atto programmatorio - ha spiegato Belcastro- non faccio una delibera che è immediatamente esecutiva. Che il territorio vada riorganizzato è giusto, ma non va riorganizzato con tagli lineari, applicando parametri, codici, standard. Peraltro quel parametro (utilizzato nella delibera Asp, ndr) è superato dal Dca 64 di Scura. Ma non voglio parlare di questo".
BELCASTRO AI COMMISSARI DELL'ASP: "ARRESTATE CHI DELINQUE MA NON TAGLIATE I SERVIZI"- Prima che i decibel si innalzassero, il diretto generale Belcastro ha spiegato: "Siamo in un territorio in cui non possiamo permetterci di chiudere niente, soprattutto in questo momento. Io non dico che noi non dobbiamo risparmiare, io non dico che non ci sono sprechi, ce ne sono. Ma vi hanno messo lì - rivolgendosi a Gullì- per fermali: arrestate tutti quelli che fanno sprechi e che fanno azioni delinquenziali. Questo dovete fare, non tagliare le guardie mediche, non ridurre i servizi, non chiudere il 118. Arrestateli. Hanno sciolto per mafia, allora ci sarà qualche delinquente, ma fatelo arrestare. Arrestate, ma non chiudete servizi". Tutto questo per motivare la richiesta di "ritirare la delibera sulle guardie mediche, per darci un tempo di riorganizzare tutta la territoriale". Davanti al muro contro muro, è intervenuto Cotticelli che di fatto ha sbrogliato la situazione annunciando che la delibera così com'è non sarà mai recepita e quindi mai esecutiva.
I COMMISSARI DI ASP E AZIENDE OSPEDALIERE SNOBBANO IL DIPARTIMENTO SUL CORONAVIRUS- Quello di Belcastro è stato comunque uno sfogo partito da lontano: "Ieri ho convocato tutti i commissari e tutte le commissioni prefettizie delle nove aziende sanitarie ed ospedaliere calabresi: non si è presentato nessuno. L'oggetto era: condividere determinazioni in merito all'emergenza Coronavirus. Non è venuto né un commissario e né un vice-commissario di queste aziende. Per fortuna sono venuti i tecnici con i quali abbiamo concepito l'ordinanza che il presidente ha potuto firmare. Perché volevamo capire il nostro territorio, volevamo capire come eravamo messi. Abbiamo chiesto di kit, tamponi, mascherine". Dopo la denuncia Belcastro annuncia: "Stanno per partire le tende che serviranno per il triage esterno ai 22 pronto soccorso calabresi. Monteremo 22 triage campali- ha ribadito-. Ma dalle aziende non abbiamo nessuna collaborazione perché sono tutti più bravi e lavorano in autonomia. Autonomia che la norma gli dà. I commissari non se lo filano il dipartimento". Un discorso quindi sullo scarso potere di coinvolgimento di cui gode in questo momento il dipartimento. "Quando noi condividiamo percorsi con le istituzioni, colmiamo mancanze con la rete di rapporti personali". A quel punto Belcastro ha parlato del Coronavirus:"Per primi abbiamo istituito il numero verde, anche io risponde al telefono perché abbiamo volontari che non vengono pagati in più. Noi abbiamo un sacco di persone in isolamento volontario. Ieri abbiamo fatto la prima ordinanza non in ritardo ma perché insieme abbiamo seguito lo schema tipo di ordinanza che il governo ha mandato distinguendo fra Regione cluster e no cluster (fra cui ricade la Calabria, ndr)". "Abbiamo intercettato molte persone e sono state accompagnate a domicilio".
INDENNITA' DEGLI OPERATORI DEL 118. RICHIESTA UNA MORATORIA DI 90 GIORNI- "Chiedo una moratoria di 90 giorni sulle indennità dei medici, siccome il governo ha decretato lo stato di emergenza sanitaria per sei mesi". Belcastro si è anche occupato delle indennità del 118, altro terreno di scontro con lAsp di Catanzaro. "Non è scritto bene questo benedetto AIR perché non riusciamo a correggerlo perché viene la finanza un giorno sì ed un giorno no e perché va fatto in armonia con il nuovo accordo nazionale. Però abbiamo fatto un'interpretazione autentica e poi si vuole una circolare esplicativa del'interpretazione autentica. Cioè si alza l'asticella perché non la si vuole dare. Quell'indennità è dovuta. Siccome siamo in un periodo particolare e togliamo un pezzetto importante quale è il 118. Non può venire meno nulla in questi mesi. Diamola salvo recupero per tre mesi, in attesa di disciplinare meglio questa cosa".
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