"Non serve solo personale sanitario ma vediamo che le nostre Asp sono carenti anche di strutture tecniche. Abbiamo chiesto al Ministro Speranza un focus sui bilanci per mettere fine al mare magnum della sanità nella nostra regione. Le imprese fornitrici di beni e servizi che in questi anni hanno 'rubato soldi' alla sanità dei calabresi non devono avere più a che fare con la pubblica amministrazione". È quanto ha affermato il segretario regionale Uil Calabria, Santo Biondo.
"Difficile stabilire il numero preciso dei precari perché uno dei problemi è la scientifica non costruzione del sistema digitale informatico che mette in rete le aziende sanitarie. Sono 8 anni che, nonostante le risorse, non si riesce a costruire il sistema informatico. Sono tanti ma serve bandire i concorsi. Lo scorso marzo il Governo nazionale ha messo a disposizione anche della nostra regione dei fondi per le assunzioni ma nonostante questo abbiamo visto che la Calabria non è riuscita ad assumere il personale necessario. Rispetto alle altre regioni le assunzioni fatte sono circa 1200, tutti precari e sottodimensionati. Noi siamo convinti ci sia un cortocircuito all'interno delle Asp. Serve - ha detto - un focus sui bilanci per capire quanto di misfatto è successo e ripartire azzerando il debito", ha concluso Biondo sottolineando di aver fatto anche un'esposto alla Procura della Repubblica da cui attende presto le risposte.
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