Blitz in Calabria, il 'controllo' di Sculco sull'Asp di Crotone

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L'Asp di Crotone
  27 giugno 2023 20:13

Dalle promozioni alle assunzioni, dagli affidamenti di appalti per la gestione del Centro unico di prenotazione a quelli per l'installazione dei distributori automatici di merende e bevande. All'Asp di Crotone sarebbe stato tutto sotto il controllo di Enzo Sculco e Giancarlo De Vona per ottenere vantaggi clientelari sui possibili scenari elettorali, in particolare, le elezioni regionali e comunali. Una vera occupazione dell'Asp, secondo i magistrati della Dda, che Sculco avrebbe attuato insieme a Giancarlo De Vona per la sua vicinanza a Mario Oliverio ed a dirigenti come Francesco Masciari, ex direttore amministrativo della Asp di Crotone ed oggi all'Asp di Catanzaro (che è indagato per turbativa d'asta e voto di scambio). 
 

 In particolare dall'indagine emerge un interesse di Sculco a far nominare in posti dirigenziali dell'Asp due dipendenti dell'azienda che avrebbero potuto portare voti per le elezioni regionali alle quali era candidata Flora Sculco. Per ottenere i suoi scopi e accontentare le richieste dei due dipendenti in cambio dell'impegno elettorale, Sculco aveva chiesto all'allora presidente della Regione, Mario Oliverio, in concertazione con Nicola Adamo, la rimozione di Sergio Arena da direttore generale dell'Asp. Persona, si legge nell'ordinanza del Gip, “sgradita a Sculco”. Al suo posto, infatti, venne nominato Antonello Graziano (che non è indagato) che secondo i magistrati era “soggetto gradito”. Graziano nel disegno di Sculco, condiviso con Adamo e Oliverio, avrebbe nominato Francesco Masciari come direttore amministrativo e Pietro Brisinda come direttore del distretto unico (Brisinda non è indagato). 

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Quella che il magistrato chiama la “signoria politico amministrativa di Sculco” nell'Asp di Crotone si è esplicitata anche nell'assegnazione dell'appalto per la gestione del servizio Cup. In questo caso Sculco deve rispondere del reato di turbativa d'asta insieme all'ex assessore comunale Valentina Galdieri. Appalto che secondo la Dda sarebbe stato affidato dopo le pressioni di Sculco affinché fosse elaborato una avviso pubblico poi assegnato effettivamente all'impresa promossa da Sculco.

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