Bocciatura corso scienze formazione primaria dell'UMG, CISL Scuola: "Pressioni esterne da altri atenei"
Università Magna Graecia di Catanzaro
08 agosto 2025 16:44“La decisione di non autorizzare il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria proposto dall’Università Magna Graecia di Catanzaro lascia sgomenti. Si tratta di una scelta incomprensibile, che penalizza ingiustamente un territorio che ha manifestato in modo chiaro e motivato la necessità di colmare un vuoto formativo essenziale per il sistema scolastico calabrese”.
Lo dichiara Alfredo Silipo, Segretario generale della Cisl Scuola Magna Graecia (CZ–VV–KR), ricordando che è stata proprio la Cisl Scuola, già nel 2022, a promuovere la proposta di istituzione del corso, evidenziandone l’importanza per la formazione dei futuri docenti della scuola dell’infanzia e primaria, e anche quest’anno l’organizzazione sindacale si è spesa fornendo dati e tenendo diverse riunioni con il rettore.
“Ci risulta che l’Università abbia risposto puntualmente alle osservazioni dell’ANVUR, fornendo tutte le controdeduzioni richieste e dimostrando la piena adeguatezza dell’offerta formativa. Nonostante ciò, la richiesta è stata respinta. È inevitabile, a questo punto, chiedersi se tutti gli atenei vengano valutati con lo stesso metro”.
“Come ha potuto l’ANVUR autorizzare, ad esempio, il corso di laurea in Medicina a Cosenza in assenza – all’epoca dell’approvazione – di docenti strutturati, strutture idonee e convenzioni con un Policlinico universitario? Come è stato possibile approvare scuole di specializzazione in area medica nella stessa sede, quando il concorso di accesso è gestito da Catanzaro? I requisiti, o ci sono, o non ci sono: non possono valere a corrente alternata. E ancora, com’è possibile che, in una regione di appena due milioni di abitanti, il MUR abbia autorizzato l’apertura di ben quattro sedi per il corso di laurea in Giurisprudenza?”
“La sensazione è che ci siano pressioni esterne, da parte di altri atenei che già ospitano questo corso. Una logica miope, che danneggia la Calabria e ne accentua le diseguaglianze territoriali”.
“Come Cisl Scuola – conclude Silipo – non accettiamo una decisione che riteniamo ingiusta e opaca. Per questo chiederemo l’accesso agli atti e faremo valere le nostre ragioni in tutte le sedi istituzionali. Catanzaro ha diritto ad avere questo corso, e noi continueremo a batterci per garantirlo”.