Bonifica a cielo aperto nella discarica abusiva di Crotone: rischio estremo per la cittadinanza

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Tribunale Amministrativo di Catanzaro
  18 agosto 2025 11:18

 
A dicembre 2024 tutti gli enti competenti – dalla Regione Calabria, alla Provincia e al Comune di Crotone, passando per Ministeri, Prefettura, ISPRA, ARPACAL e ASP – hanno ricevuto da Eni Rewind la comunicazione ufficiale del ritrovamento di amianto a 5 metri di profondità, a soli 3 metri da un punto considerato “pulito” nel 2017.
 
Nonostante ciò, la bonifica è stata avviata a cielo aperto, senza tensostrutture di confinamento e con la sola nebulizzazione d’acqua, insufficiente contro polveri sottili e fibre di amianto. Essendo una discarica abusiva, si potrebbe trovare di tutto: anche fusti radioattivi o materiale TENORM, oltre a rifiuti chimici e industriali mai censiti. E la maglia di campionamento 50 x 50 metri usata nelle caratterizzazioni lascia ampie aree non indagate, dove potrebbero nascondersi sostanze pericolose mai rilevate.
 
Il TAR Calabria, nella sentenza del 13 agosto 2025, ha evidenziato l’assenza di verifiche indipendenti sulla presenza di TENORM e la fragilità tecnica delle decisioni prese: di fatto, si scava fidandosi di chi deve smaltire i rifiuti.
Oltre a quanto scritto dai giudici, noi ribadiamo che anche il monitoraggio ambientale, e in particolare la verifica della qualità dell’aria con le centraline, non viene effettuato in maniera indipendente, lasciando ulteriori dubbi sulla reale tutela della cittadinanza.
 
Durante questi mesi, anziché fermare i lavori, si è cercato di tranquillizzare l’opinione pubblica. Emblematiche le parole del sindaco Vincenzo Voce:
 
Settembre 2024, “Presa Diretta” (Rai 3): “Dei Tenorm non me ne frega niente. Guardi, se lei portasse qui una pietra di metasilicato, la lasciamo in acqua e la filtriamo, io me la bevo!”
 
Luglio 2025, incontro con tecnici Eni e MASE: "Se mettiamo una goccia di cianuro, che è noto come veleno mortale, in una cisterna di 1.000 litri, non succede nulla se beviamo l’acqua. La stessa cosa vale per le polveri."
 
Va ricordato che, per mandato costituzionale e legislativo, il sindaco è autorità sanitaria locale: l’art. 32 della Costituzione tutela la salute come diritto fondamentale, e il Testo Unico degli Enti Locali (artt. 50 e 54) assegna al sindaco il compito di intervenire con ordinanze urgenti in caso di rischi per la salute pubblica. Non è quindi solo una responsabilità politica, ma un dovere giuridico.
 
Questa non è prudenza amministrativa. È un azzardo sanitario che mette a rischio la salute di migliaia di cittadini.
 
Per questo riteniamo giusto chiedere la sospensione immediata dei lavori fino a quando non verrà installata una tensostruttura che garantisca il contenimento delle polveri e la tutela della salute pubblica.
 
Enzo Filareto
Roberto Salerno

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