Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, visite record nel mese di luglio: in un solo giorno sono stati registrati ben 800 ingressi. Continua ad essere tra i principali marcatori identitari distinitivi di Corigliano-Rossano e della Calabria. E resta tappa irrinunciabile, destinazione turistica e culturale, oggetto di approfondimenti e speciali da parte di riviste nazionali ed internazionali. Di quello che viene definitivo presidio culturale che profuma di storia e di liquirizia parla anche il prestigioso mensile Il Giornale dell’Arte all’interno del quale si annuncia la mostra che nei mesi scorsi ha inaugurato lo spazio espositivo Open Future di Confindustria a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019. Dal titolo Amarelli: le radici della nostra storia, sarà visitabile da giovedì 1° agosto a sabato 31 all’interno dell’ultrasecolare Fabbrica di liquirizia.
È quanto fa sapere l’Amministratore Delegato Fortunato Amarelli esprimendo soddisfazione per il successo che il lungo racconto legato all’esperienza imprenditoriale e familiare continua a riscuotere, confermando – sottolinea – che è sulla forza e sulla capacità emozionale ed attrattiva dello storytelling che si gioca oggi una grande, bella ed aperta sfida competitiva e globale, oltre che nel mondo delle imprese anche, soprattutto, in quello del marketing territoriale e nel city marketing.
Ci si prepara, adesso, all’atteso boom di agosto che come da tradizione ospiterà anche il ciclo di appuntamenti socio-culturali raccolti nell’atteso, ricco e qualificato format Estate al Museo 2019, giunto quest’anno alla sua 18esima edizione. Tra i diversi eventi in programma, Martedì 27 Agosto, alle Ore 18,30, nell’Auditorium Alessandro Amarelli, la presentazione del libro Gli uomini non sono isole di Nuccio Ordine, professore ordinario di letteratura italiana presso l'Università della Calabria, noto in ambito internazionale per i suoi vivaci interessi per la filosofia italiana e gli studi su Giordano Bruno e sul Rinascimento.
Inserito nel sistema Museale Nazionale insieme al Museo del Codex, ambasciatore nel mondo del Made in Italy, tra gli attrattori più forti di questo territorio, punto d’incontro tra tradizione e innovazione, quello che più piace ai visitatori del Museo Giorgio Amarelli è la capacità di emozionare lungo tutta la timeline identitaria che descrive la storia dell’impresa culturale. Dalla nascita del Concio, nel 1731, alle testimonianze di quanti nel tempo (come l'Abate di Saint-Non nel 1789) si sono resi testimoni di un percorso che conta oggi 12 generazioni e tre secoli di impegno; dal 1970 che segna il passo verso la modernità attraverso la grande innovazione del vapore e dell'energia trasportata al 2001, anno d’inaugurazione del Museo, originale racconto espositivo che mette in mostra oggetti, documenti e foto di un passato che si proietta al futuro.
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