“Insieme ai cani vivi vi sono carcasse di animali morti lasciate li almeno da una settimana". E' quanto si legge in una nota del capogruppo di Cambiavento, Gianmichele Bosco. "Morti di stenti ma soprattutto, di fame, - prosegue Bosco - al punto che i cani si divorano tra loro”. Recitava così un articolo della Gazzetta del Sud di qualche giorno fa descrivendo “un lager situato lungo la Statale tra Gioia Tauro e Rosarno in via IV Stradone Sovereto che, paradossalmente prende il nome di “Oasi Canina” la quale è gestita da una società di nome “Metauria”, sita a Gioia Tauro. Una società anonima ai più, se non fosse che proprio la Catanzaro Servizi, società partecipata del Comune di Catanzaro, ha sottoscritto una convenzione con questa società".
"Infatti, la Catanzaro Servizi - si legge ancora - nonostante i forti dubbi sollevati dalle associazioni animaliste locali già da tempo sul canile di Gioia Tauro, ha pensato bene di proseguire ugualmente il rapporto con la Metauria. Questo a dimostrazione dello scollamento che ormai si è stratificato fra Amministrazione e cittadini, come se quest’ultimi non dovessero mai essere considerati ed ascoltati. Ora che i nodi sono venuti al pettine, corre l’obbligo da parte della Catanzaro Servizi di intervenire vista la circostanza che il canile di Metauria chiuderà i battenti il 30 ottobre. Gli altri Comuni, che utilizzavano il canile, hanno già provveduto a trovare una soluzione alternativa ma Catanzaro è, come succede spesso, l’ultimo o tra gli ultimi a muoversi. Oppure nessuno aveva avvisato nessuno".
"Bene, adesso non c’è più quest’ultima scusa. Infatti sugli 81 cani rimasti ben 66 appartengono al Comune di Catanzaro! E’ strano che una società come la Catanzaro Servizi, - conclude Bosco - che non perde tempo a vantarsi dell’efficienza del proprio canile, sottoscriva una convenzione con un canile lager. A fronte di tutto ciò cosa ha fatto l'organo di controllo della partecipata, ossia il Comune di Catanzaro? Si è mai attivato ad effettuare dei controlli anche attraverso la polizia locale? Per verificare ciò predisporremo una formale richiesta di accesso agli atti. Adesso l’attuale situazione non è più sostenibile, bisogna prenderne atto e voltare pagina. Solo quando dietro la gestione di un canile si intravedranno passione e dedizione si raggiungeranno risultati soddisfacenti”.
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