“Il management della Amc dimostra per l’ennesima volta la sua inadeguatezza. Nei mesi scorsi, più volte, siamo stati costretti a evidenziare i numerosi disservizi con i quali la popolazione locale è costretta a confrontarsi giornalmente. Dalle corse interminabili a quelle che saltano per i più svariati motivi. Ora ci troviamo dinanzi al paradosso del personale che garantisce il servizio del trasporto pubblico". E' quanto affermano i consiglieri comunali Nicola Fiorita e Gianmichele Bosco in una nota stampa.
"Il Consiglio comunale di Catanzaro, pochi mesi fa, ha approvato l’aumento da 30 a 36 ore contrattuali del personale part-time dell’Amc. Quel passaggio era stato valutato da noi solo come il primo passo, certamente non sufficiente, verso la trasformazione da part-time in full-time. A più riprese, durante l’assise comunale, - prosegue la nota - avevamo sostenuto la necessità di garantire tale trasformazione al più presto e che non ci saremmo certo accontentati di tale provvedimento. Lascia però esterrefatti quanto scritto dal direttore generale, Marco Correggia, e poi riportato dal sindacato Usb nel suo comunicato".
"Lo stesso manager - ribadiscono i consiglieri comunali - infatti, contravvenendo al diritto di libera scelta dei lavoratori scrive: “Si invita la S.V. a voler procedere alla sottoscrizione del relativo contratto di integrazione oraria entro e non oltre… in caso di mancata adesione l’azienda dovrà adottare i conseguenti provvedimenti, previa autorizzazione dell’Amministrazione comunale di Catanzaro”. Come se l’accettazione dell’integrazione oraria non fosse una facoltà, ma un obbligo da parte dei lavoratori. Ci troviamo dinanzi a una reale paralisi organizzativa aziendale, frutto di decenni di incompetenza e mala politica che, di fatto, stanno portando a una vera e propria privatizzazione del settore. Di fronte a tutto questo il direttore generale si arroga il diritto di intimare quei dipendenti che cercano di sopperire in tutti modi alle nefandezze amministrative. Noi non accetteremo e mai potremo accettare un atteggiamento di questo tipo e ci batteremo con tutte le nostre forze affinché venga tutelata quella dignità che più volte i vertici aziendali stanno tentando di calpestare”.
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