”Continua, a discapito dei cittadini, lo scempio e lo sperpero di denaro, da parte di questa Amministrazione, sull'opera pubblica Fosso Case Rosse.Prima i lavori fatti male e comunque "regolarmente collaudati".Sono visibili a tutti le tante imperfezioni di un importante opera pubblica costata circa 2.000.000 di euro, pericolosi avvallamenti e crepe sulle strade e sui marciapiedi ai limiti dell'impraticabilità, il fondo e le sponde del fosso di raccolta delle acque meteoriche invasi da liquami e vegetazione cresciuta in modo spontaneo”. Lo scrivono i consiglieri comunali Antonio Condito, Ugo Mezzotero e Salvatore Valea.
“Adesso una "distrazione di risorse economiche per circa 500.000 euro" ed un loro improprio utilizzo per eseguire lavori di una nuova e inutile rete fognaria. È di questi giorni la pubblicazione della determina n. 378/2024, che approva una manifestazione d'interesse per affidare (con i sistemi oramai collaudati dall'amministrazione) i lavori della nuova fognatura. Denaro pubblico che potrebbe essere speso per una vera e più utile messa in sicurezza del territorio, prevedendo la sistemazione della viabilità interna di Marina di Bruni, con bitumazione delle strade e realizzazione delle reti di raccolta delle acque meteoriche e della pubblica illuminazione”
“Un'occasione persa e che avrebbe rappresentato un reale sviluppo di quel territorio. Invece si preferisce realizzare una nuova e ripetiamo inutile rete fognaria in sostituzione alla rete esistente, che prima, durante e dopo la realizzazione della strada, era perfettamente funzionante e che può essere ripristinata con semplici lavori di manutenzione straordinaria il cui costo si aggira a poche migliaia di euro. Rete fognaria danneggiata dal passaggio dei mezzi pesanti nel corso dei lavori per realizzare il sottofondo stradale e ciò ha sicuramente provocato la rottura e l'ostruzione di alcuni sottostanti pozzetti ispettivi. Tutto ciò nel silenzio assordante di coloro, che preposti al controllo dell'esecuzione dei lavori, non hanno fatto effettuare, prima della posa del sottofondo e del bitume, i lavori necessari al sollevamento dei pozzetti ispettivi a livello della strada. Lavori già previsti nel progetto, mai realizzati, ma regolarmente pagati, così come risulta dalla contabilità finale e dal libretto delle misure a firma della Direzione dei Lavori”
“Tra l’altro la vigente normativa, (decreto del 06/03/2019, legge 145/2018 e D.L. 113/2024) vieta l’utilizzo delle economie derivanti dai ribassi d'asta per realizzare opere diverse da quelle stabilite dall'Ente (Ministero dell'Interno) che ha finanziato le tipologie dei lavori identiche a quelle del fosso Case Rosse e che prevede esclusivamente interventi di messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, di strade, ponti e viadotti e edifici scolastici e non fa assolutamente riferimento a nessuna possibile diversa utilizzazione (es.fognatura). Evidenziamo che già nei mesi scorsi, tutte le anomalie e le criticità riguardanti la vicenda dei lavori del fosso Case Rosse sono state già comunicate alle preposte autorità. Auspichiamo, nell'interesse della comunità ed al fine di evitare danni erariali e scongiurare l'eventuale perdita del finanziamento, che si facciano tutte le verifiche che il caso richiede”.
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