Non si placa lo scontro politico tra il consigliere comunale Raffaele Serò e il segretario dei Giovani di Forza Italia Catanzaro, Manuel Rubino. Dopo la lunga replica di Serò a un precedente comunicato, arriva ora la controreplica di Rubino, che respinge le accuse e rilancia con toni decisi, accusando il consigliere di “confondere la critica politica con attacchi personali” e di essere “poco tollerante del confronto democratico”.
“Nel mio comunicato – precisa Rubino – non ho travisato alcuna dichiarazione. Ho semplicemente evidenziato l’incoerenza di chi denuncia carenze amministrative e poi si proclama sostenitore della stessa amministrazione. Questo è un fatto, non un’invenzione”.
Il giovane esponente azzurro contesta inoltre le allusioni di Serò circa la presunta paternità esterna dei suoi comunicati: “Capisco che chi è abituato a farsi scrivere articoli da altri possa pensare lo stesso degli altri. Io, invece, ci metto sempre la mia faccia, le mie idee, la mia voce”.
Non manca un riferimento diretto ai risultati elettorali: “Io ho 23 anni, mi sono candidato da solo, senza accordi e senza pacchetti di voti. Il mio risultato è frutto di impegno personale. Chi oggi siede in Consiglio, invece, senza l’appoggio di numerose candidate e dinamiche ben oliate, forse non ce l’avrebbe fatta”.
Rubino interviene anche sulla questione dell’associazione culturale difesa da Serò, che nei giorni scorsi era stata al centro di alcune critiche: “Non ho mai denigrato l’associazione, ma ho denunciato l’uso politico che ne fa il consigliere. È sotto gli occhi di tutti: post pubblici in cui si vanta di ‘regalare l’asfalto’, gestione discutibile di risorse come il banco alimentare e feste di quartiere che sembrano eventi elettorali”.
Chiude ribadendo il senso della sua azione politica: “Fare il consigliere è una cosa seria, ed è proprio per questo che c’è bisogno di trasparenza e rispetto delle istituzioni. La mia è una critica politica, concreta e puntuale. E continuerà ad esserlo, piaccia o no”.
Il duello a distanza tra i due protagonisti della scena politica cittadina promette di proseguire. Al centro della contesa, non solo il modo di interpretare i ruoli istituzionali, ma anche il confine sempre più sottile tra impegno civico e propaganda.
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