Bruno Gemelli: “L’elastico della Lega”

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  19 luglio 2024 09:41

di BRUNO GEMELLI

La Lega di Matteo Savini (che è segretario federale dal 15 dicembre del 2013) nel quadriennio 2021-2024 ha preso in Calabria la media di circa 55 mila voti. I riferimenti sono, in sequenza, le elezioni regionali, quelle politiche e quelle europee.

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Sono lontanissimi i tempi nei quali Umberto Bossi aveva affidato al senatore Enrico Montani di Verbania le cure della Calabria, ma senza significativi successi. Che poi sono arrivati, buon per loro, quando Salvini è diventato leader nazionale.

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Nell’aprile di quest’anno lo stesso Salvini dedicò il suo libro “Controvento” (Piemme, 2024) a Roberto Maroni e Umberto Bossi, riconoscendo ai due padri del leghismo nostrano di «aver avuto il coraggio e la visionarietà che hanno cambiato la loro vita e la storia d’Italia».

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Della situazione generale della Lega si registrarono alcuni contraccolpi anche in Calabria. Tipo: nella gestione delle elezioni europee, il segretario regionale Giacomo Saccomanno fu affiancato dal deputato di Bari, Rossano Sasso, quale responsabile della campagna elettorale della Lega in Calabria. Nello stesso tempo la consigliera regionale di Forza Italia, Katya Gentile (figlia dell’ex assessore regionale Pino Gentile), lasciò gli azzurri per accasarsi con la Lega di Salvini.

Oggi il bradisismo calabrese della Lega conosce una nuova tappa. Che avviene in concomitanza con il rimpasto della nuova giunta regionale che registra novità importanti, a partire dell’ulteriore diminuzione di peso geopolitico del capoluogo di ragione che, si fa per dire, non dispone neppure del minimo sindacale in termini di prestigio e di potere.

Sui nomi, in questa nuova configurazione, appare una miscellanea al ribasso. L’assessore Filippo Pietropaolo di FdI, vicino a Wanda Ferro, sostituisce la vice Giusi Princi, nel frattempo trasferita a Strasburgo. L’assessora leghista, Emma Staine di Corigliano-Rossano, è stata sostituita da Caterina Capponi di Melito Porto Salvo, vicina al capo gruppo leghista alla regione, Pino Gelardi, e al consigliere Giuseppe Mattiani, ex azzurro. Altra new entry al 12 piano della Cittadella è Maria Stefania Caracciolo, vice prefetto vicario di Reggio Calabria, e vicina all’onorevole Ciccio Cannizzaro.

Il segretario regionale della Lega Saccomano di Rosarno viene adesso nominato consulente personale di Salvini, per la costruzione del Ponte dello Stretto.

In attesa di un nuovo congresso regionale che si farà dopo l’estate sono stati ridisegnati i referenti locali del partito. Nell’elenco manca, al momento, Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale, che, secondo i bene informati e per dirla con la famosa perifrasi virgiliana, è tra “color che son sospesi”; ovvero apparentemente collocato nel limbo politico. Infatti gli equilibri generali del centrodestra saranno leggibili solo alla ripresa delle ferie; quando cioè, saranno ridisegnate le presidenze delle commissioni consiliari. Anche perché, sullo sfondo, si annusano, per adesso, grandi mutamenti strategici. Sempre che sia vero, non è dato sapere cosa abbia in mente la famiglia Berlusconi, visto che Pier Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa a Cologno Monzese dell’altro giorno per presentare i palinsesti 2024/2025 di Mediaset ha, fra l’altro, detto: «Il fascino della politica in termini di adrenalina, avventura, spinta, rapporto con la gente io lo sento, fa parte del Dna di mio padre. Di un qualcosa che io sento ahimè avere».

È una promessa o una minaccia?

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