I Carabinieri della Compagnia di Rende hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari per due soggetti originari di Rende e Cosenza, rispettivamente di 27 e 29 anni, indagati per plurimi reati commessi nella notte di capodanno ai danni di un ragazzo di 25 anni.
Nel pomeriggio del 31 dicembre 2023, alla vigilia della notte di San Silvestro, una chiamata al 112 allerta i Carabinieri che presso la Stazione ferroviaria di Rende – Castiglione Cosentino, due soggetti avevano aggredito alcuni passeggeri a bordo di un treno regionale Cosenza - Reggio Calabria, in sosta nella stazione ferroviaria suddetta.
Giunti sul posto, i militari dell’Arma appuravano che in effetti, all’interno di un treno fermo sul binario si era consumata una brutale aggressione ai danni di un ragazzo di 25 anni che, in evidente stato di agitazione, presentava molteplici ferite sul volto e riferiva di essere stato malmenato da due soggetti a lui sconosciuti con lo scopo di estorcergli del denaro.
L’aggressione aveva avuto inizio sulla banchina della stazione quando i due si sarebbero avvicinati improvvisamente e, con la scusa che lui li stesse guardando male, lo afferravano dal giubbino dapprima scaraventandolo a terra e colpendolo con calci e pugni e frantumandogli una bottiglia di birra in testa. La vittima riusciva a rifugiarsi all’interno della carrozza, mentre dal vetro del finestrino poteva notare come i due soggetti prendessero a calci i bagagli di altri viaggiatori. Non contenti gli assalitori lo raggiungevano a bordo del treno per continuare l’aggressione nei suoi confronti minacciandolo di morte se non avesse consegnato loro il denaro, il bancomat e il relativo pin, ma, a seguito del rifiuto, veniva nuovamente colpito e a percosso con pugni. A quel punto alcuni passeggeri, testimoni della brutale aggressione, si offrivano di consegnargli del denaro, complessivamente 65 euro cosicché andassero via. Il malcapitato veniva soccorso e trasportato presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza dove gli venivano riscontrate lesioni con prognosi di 20 giorni.
Fondamentale per l’identificazione dei responsabili, le immediate attività d’indagine poste in essere dai Carabinieri, che, attraverso una minuziosa raccolta di molteplici e convergenti emergenze fattuali a carico degli indagati, sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti e a refertare all’Autorità Giudiziaria di Cosenza, una rapina posta in essere con modalità connotata da violenza inaudita che, per una serie di circostanze non ha causato danni fisici ben più gravi e anche irreparabili alla vittima che si è salvata, verosimilmente, solo per l’intervento dei passeggeri che hanno offerto agli indagati somme di denaro per evitare l’irreparabile.
Gli indagati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Cosenza, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni con l'accusa di rapina aggravata in concorso, lesioni personali aggravate, interruzione di pubblico servizio e porto illegale di oggetti atti ad offendere.
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