Buccolieri: “Che cosa sta accadendo all’Università magna Graecia di Catanzaro?”

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images Buccolieri: “Che cosa sta accadendo all’Università magna Graecia di Catanzaro?”
Gregorio Buccolieri
  01 novembre 2024 10:43

“Che cosa sta accadendo attorno all'università Magna Graecia di Catanzaro? 
C'è un filo conduttore che lega la nascita delle facoltà di medicina a Cosenza, a Crotone e persino a Reggio Calabria (quest'ultima annunciata pochi giorni addietro dall'europarlamentare di Forza Italia Princi che peraltro in città ha ottenuto un notevole consenso) ?”. Lo scrive Gregorio Buccolieri, Consigliere Comunale di Catanzaro

“Sono alcuni degli interrogativi che i cittadini catanzaresi e le famiglie calabresi si stanno ponendo in queste ore leggendo sulla stampa le forti dichiarazioni del Magnifico Rettore Cuda e del insigne Prof.Indolfi. 
Si è delineato un quadro a dir poco nebuloso che merita un approfondimento e, si spera, un chiarimento che passi da un dibattito pubblico finalmente scevro da retropensieri ed interessi di piccolo cabotaggio che stanno minandonil prestigio e la credibilità dell'ateneo del  Capoluogo di Regione.
I cittadini meritano di capire qual è la visione sull'offerta formativa che anima gli intenti del Presidente della regione e quali azioni l'Università Magna Graecia ho posto in essere peer potenziare la didattica restando al passo con i tempi. Rispetto al consiglio comunale del.16 gennaio 2023, al quale non ha partecipato il Presidente Occhiuto, oggi la preoccupazione è  notevolmente accresciuta e merita di essere dibattuta alla presenza dello stesso, del  Rettore e della classe dirigente calabrese. La misura è colma se addirittura vengono pretestuosamente richiamate presunte carenze della citta' a fondamento delle mancate azioni di ricollocazione di alcuni corsi di laurea (o post laurea) nel centro storico come peraltro concordato con l'amministrazione comunale.  Il consiglio comunale, che compulsero' sul punto, non può esimersi dal divenire soggetto promotore di un serrato dibattito, se è il caso passando dalla stessa aula, favorendo il più ampio coinvolgimento di cittadini e la partecipazione di tutti gli attori protagonisti perché non si può continuare a giocare sulla pelle dei ragazzi calabresi e delle rispettive famiglie”. 

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