Revocato il sequestro d’urgenza di beni scattato nei confronti di Paolo Furgiuele, ex direttore generale di Calabria Verde.
La decisione è stata presa dal Gip di Catanzaro che, su istanza dell’avvocato Massimiliano Carnovale – difensore di Furgiuele - ha rimesso nelle disponibilità dell’uomo beni per il valore di 1,7 milioni di euro eseguito lo scorso mese di dicembre.
All’ex direttore di Calabria Verde i magistrati contestano ipotesi di reato in materia di peculato e turbata libertà degli incanti insieme ad altri indagati in un’inchiesta per l’identificazione di un partner finanziario per la concessione del servizio gestione fondi favorendo la società Cooperfin e in violazione dall’applicazione puntuale delle norme sancite dal Codice degli appalti pubblici.
Dunque il gip ha revocato il provvedimento ritenendo “condivisibili le argomentazioni sulla insussistenza dei presupposti per un decreto preventivo d’urgenza per non essere stato previamente sperimentato un sequestro preventivo delle somme di denaro finalizzato alla eventuale confisca diretta da eseguire nei confronti della società “Cooperfin” e considerando il pronunciato della Suprema Corte di Cassazione Sezione Sesta Penale”
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