Calciomercato, il ds Polito fa il punto: “Scelte ponderate, fiducia nei nostri ragazzi”

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images Calciomercato, il ds Polito fa il punto: “Scelte ponderate, fiducia nei nostri ragazzi”

  05 febbraio 2025 15:50

di CARLO MIGNOLLI

Dopo la chiusura del calciomercato invernale, il direttore sportivo del Catanzaro Ciro Polito ha incontrato la stampa per analizzare le operazioni della società e chiarire alcune dinamiche. Una conferenza attesa, in cui il direttore ha voluto spiegare il lavoro svolto in questo mese e i criteri che hanno guidato le scelte della società.

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“Come di consueto, dopo il mercato ci ritroviamo per spiegare alcune cose e far comprendere alla città e ai tifosi il lavoro svolto” afferma Polito in apertura. Il direttore tiene subito a ringraziare i giocatori che hanno lasciato la squadra: “Ognuno di loro ha dato il proprio apporto. Chi è partito lo ha fatto per motivi personali o perché aveva bisogno di giocare di più. Qui deve rimanere chi ha questa energia e questa voglia di lottare con noi”. In particolare, si è soffermato su Brignola: “Dopo tutto quello che ha passato in estate, si è reinserito in rosa partendo dal basso e ha dato il suo contributo. Onore a lui. Era molto legato ai nostri colori, ma ha fatto una scelta per il suo futuro e gli auguro il meglio”.

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Scelta di non riempire l’ultimo slot degli over “La rosa è numericamente coperta, abbiamo più di due giocatori per ruolo. Se dovesse servire, potremmo sempre aggiungere un elemento, ma se non è necessario, meglio non prendere nessuno”.

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Koutsoupias “All’inizio ci sono rimasto male, ero deluso. L’ho preso con un crociato rotto perché credevo in lui, lo abbiamo aspettato e rimesso in campo. Per me era un giocatore importante, sia tecnicamente che umanamente. Ma ha manifestato la volontà di cambiare squadra e non possiamo mettergli una croce addosso. Gli auguro il meglio. Con il cambio di modulo, il nostro obiettivo principale era trovare un quinto di centrocampo e lo abbiamo fatto a metà mercato”. E aggiunge: “Per me la rosa era già completa. Se fosse emersa un’opportunità interessante, l’avremmo valutata, ma non si prendono giocatori tanto per farlo”.

Richieste di “colpi” per ambire a qualcosa di più della salvezza “Noi siamo il Catanzaro, abbiamo costruito qualcosa con questi ragazzi. Chi avremmo dovuto prendere per alzare il livello? Abbiamo il capocannoniere della Serie B. Noi dobbiamo fare un calcio sostenibile e ragionato, non il fantamercato”.

Infortuni e rosa più “snella” voluta dal mister “Abbiamo due giocatori per ruolo, e sulle fasce addirittura cinque perché Seck è rimasto. A centrocampo ne abbiamo sette, in difesa sei e davanti quattro attaccanti. Certo, se dovesse capitare un’apocalisse, non possiamo farci nulla, ma oggi siamo tranquilli”. E sulla permanenza di Seck dichiara: “Ritengo che il fatto che sia rimasto sia positivo, sia per il Catanzaro sia per lui, perché è stato un po’ penalizzato dal cambio di modulo. Tuttavia, è un ragazzo che ha dato il suo contributo e nella fase finale della stagione potrebbe tornare utile, specialmente se il mister dovesse cambiare di nuovo modulo, magari tornando a un 4-2-3-1 più offensivo. Alla fine, abbiamo tutte le armi necessarie. Sono contento che sia rimasto”.

Sulla scommessa vinta Polito non ha dubbi: “Sicuramente Bonini. Un centrale mancino, preso dalla C, che ha già segnato sei gol in partite ufficiali. È un orgoglio perché un investimento simile crea valore per la società”.

Difesa “Cassandro è un terzino destro, ma nel calcio moderno i terzini possono giocare come quinti o come braccetti. Lui ha dimostrato di poter essere un ottimo braccetto, tanto che le sue migliori prestazioni le ha fatte in quel ruolo. Brighenti è un ragazzo veramente capace, un’icona per il suo atteggiamento, il modo in cui si comporta, la sua professionalità. Giocatori come lui e Cassandro tengono alto il livello del gruppo”.

Reparto offensivo “Non ho mai avuto dubbi sull’attacco. Abbiamo Iemmello, che è il capocannoniere, e poi tre giocatori con caratteristiche diverse. Biasci ha fatto bene, anche se quest’anno ha segnato meno, ma ha comunque fatto quattro gol. Pittarello non ha ancora segnato, ma ha portato tanta sostanza. E poi c’è La Mantia, un centravanti di grande esperienza, un giocatore di grande rispetto. Lo vedo un po’ come Pavoletti del Cagliari: giocatori che, anche con l’età, sono sempre pronti. E io li voglio sempre in squadra, perché prima di tutto sono grandi uomini, e poi sono ancora grandi calciatori”.

Gli acquisti potrebbero essere in casaBuso, Compagnon, Pittarello, che finora hanno avuto poco spazio ma possono dare ancora tanto. Nicolò, quando è stato bene, è stato un’arma in più. Purtroppo, ha avuto diversi problemi fisici, deve ancora ingranare e ci aspettiamo molto da lui. Compagnon è un altro giocatore forte che può portarci tanti gol”. E aggiunge: “Abbiamo anche Ilie, che stiamo inserendo piano piano. Pagano sta crescendo e avrà spazio. I mesi passano e i giocatori migliorano, stanno bene e si allenano bene. Non ci lamentiamo”.

Offerte ricevute “Se ce li hanno chiesti, significa che abbiamo elementi di alto livello. Trattenere i nostri giocatori era l’obiettivo numero uno. È stato difficile trattenere alcuni giocatori, come Biasci e Pompetti, ma quando si mettono dei paletti precisi le offerte non arrivano nemmeno. La politica dei prestiti non è andata benissimo? Si tratta di fare le scelte giuste in base al contesto. Ceresoli e Turicchia erano stati presi per un modulo a quattro e passando a tre, le cose sono cambiate. Turicchia non ha avuto spazio perché non lo ha meritato”.

Soddisfazione per il lavoro svolto “La nostra proprietà rispetta i ruoli e questo è fondamentale. Il presidente mi ha sempre dato fiducia e io sono molto felice di far parte di questa società. Abbiamo un direttore generale preparato, la società è solida e oggi posso dire con orgoglio che abbiamo un bel team”.

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