Caos al Pugliese, Nicola Pelle dg "a tempo" e Mantella resta direttore amministrativo. Accelerata sui nuovi commissari

di GABRIELE RUBINO

Il caos precari ha sconvolto i vertici dell’ospedale Pugliese-Ciaccio. Il commissario ad acta Saverio Cotticelli, nel bel mezzo della protesta dei lavoratori (innaffiata di benzina), ha chiesto ed ottenuto le dimissioni del direttore generale facente funzioni Antonio Mantella. Da quanto appreso, Mantella rimarrà comunque direttore amministrativo. Vittorio Prejanò è invece soggetto attuatore, seppure ancora non sia chiarissimo, della “vertenza” dei precari, ma senza ruoli di vertice al Pugliese-Ciaccio. Ai sensi del Decreto Calabria, Cotticelli ha chiesto al direttore sanitario Nicola Pelle di assumere la “reggenza”. Pelle, a sua volta, aveva presentato le dimissioni (anche come direttore sanitario). Non sono state accettate. Il commissario Cotticelli le ha respinte invitando Pelle a restare come dg facente funzioni almeno fino all’8 novembre.

ACCELERATA SUI NUOVI COMMISSARI STRAORDINARI- La data indicata dal generale non è casuale. Implicitamente potrebbe indicare una possibile accelerata sul fronte delle nomine dei nuovi commissari straordinari. L’avviso è stato pubblicato oltre un mese addietro. Al netto del fastidio nel dipartimento regionale Tutela della Salute per la fuoriuscita dei nomi dei circa duecento partecipanti (come se non si trattasse di manifestazione d’interesse pubblica, LEGGI QUI), la partita si starebbe chiudendo sottotraccia. I posti disponibili sono, oltre a quello del Pugliese-Ciaccio, alla Mater Domini di Catanzaro, all’Asp di Vibo Valentia, all’Asp di Cosenza e al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.

L'INCONTRO A ROMA- Da quanto trapelato, Cotticelli, all’inizio della prossima settimana, incontrerà a Roma il ministro della Salute Roberto Speranza per sottoporre i nominativi da designare come commissari straordinari. La procedura, seguendo il Decreto Calabria, non è “velocissima”. Fermo restando che l’intesa non ci sarà con il presidente Oliverio, dovrebbe esserci prima una delibera di nomina da parte del Consiglio dei ministri e successivamente il decreto del ministero della Salute.     

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