di GABRIELE RUBINO
Non era imprevedibile, ma fa sempre un certo effetto la sua materializzazione. La Carmar, la ditta che ha gestito i pontili nel porto di Catanzaro negli ultimi due anni ha deciso: via le barche. Il contenzioso con il Comune davanti alla giustizia amministrativa, le mancate aperture da Palazzo De Nobili hanno portato a questo.
Con la comunicazione della ditta privata, da poco inviata, circa 170 diportisti (perlopiù catanzaresi) sono adesso senza alcun approdo nel Capoluogo di Regione. "Viste le recenti evoluzioni al TAR dove il Comune di Catanzaro ha inserito all’ultimo minuto l’ipotesi della facoltà discrezionale di poter fare altro sulla nostra concessione, evitando ancora una volta di affrontare le presunte difformità a noi imputate, abbiamo deciso di rimuovere le imbarcazioni dai pontili, in attesa di far valere con la massima celerità possibile i nostri diritti nelle sedi opportune". Questo il succo della comunicazione della ditta che, fisiologicamente, alza il tiro per dimostrare che le criticità sollevate dalla Capitaneria di Porto e prese per Bibbia dal Comune al fine di far scattare il mancato rinnovo della concessione sono infondate.
Lo scontro, a questo punto, è totale. Il Comune per sopperire al caso Carmar spera nel piano B (terzo specchio d'acqua della Catanzaro servizi) e nel C (varo e alaggio). Ma i tempi sono stretti e la stagione estiva sta per cominciare. Una preview calda e malmostosa che rischia di diventare torrida.
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