Capicotto presenta "Il Cristallo della forza", secondo volume della trilogia di fantascienza "The Chosen one"

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Da sinistra, Fernando Capicotto e Matteo Pirritano
  23 febbraio 2020 18:05

“Ognuno di noi è artefice del proprio destino attraverso le nostre azioni. Sono le nostre scelte che determinano il percorso nel sentiero della vita”. 

Queste sono alcune della parole utilizzate dal giovane scrittore e giornalista, Ferdinando Capicotto, nel corso della presentazione  de, “Il Cristallo della Forza”, edito da Talos, il secondo volume di una trilogia, dal titolo “The Chosen One – . 

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L’opera narra le avventure di un giovane ragazzo di nome Max e segue il primo libro dal titolo “La Profezia”. Il protagonista – un terrestre che ha acquisito dei poteri sovrannaturali - avrà il duro compito di proseguire gli allenamenti nel tentativo di salvare l’Universo dalle forze del male. 

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Il volume inizia dal punto in cui era terminata la prima parte, ovvero “The Chosen One – La Profezia” ed il finale – così come dichiarato dallo stesso autore – fa capire che ci sarà il terzo e decisivo libro che completerà, appunto, la trilogia. 

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L’iniziativa si è svolta, sabato scorso, nel centro di aggregazione sociale “Rosario Fasano”, fortemente voluta ed organizzata dal Comitato di Quartiere, "Vincenzo De Filippis". 
Ad aprire l’evento è stato proprio un componente del Comitato, Giuseppe Chiarello: “Non è forte colui che cade, ma colui che si rialza”. 

A dialogare con l’autore, il giornalista, Matteo Pirritano, direttore di Db Radio, che ha da subito ricordato la figura del giovane, prematuramente scomparso, Rosario Fasano a cui è intitolato il centro di aggregazione. 

“Oggi si ha la cattiva abitudine di soffermarsi sull’evento e descriverlo - sostiene Capicotto -. Forse il mio protagonista tenterebbe di andare oltre preoccupandosi più di trovare una soluzione. Di certo, a mio avviso, c’è molto di più di quello che le istituzioni ci raccontano. Molte serie televisive hanno come trama l’immissione di un virus mortale da parte di cellule terroristiche. La differenza è che in quei programmi si riesce a sventare un evento così tragico. Nella realtà no”. 
 
Per quanto riguarda Max, protagonista della trilogia, si tratta di “un un ragazzo di 17 anni e nel libro ne farà 18. Se nel primo volume parte da 0 per arrivare a conquistare varie cose, nel secondo libro dovrà non solo mantenerle, ma conquistarne di nuove, in una realtà totalmente diversa e più grande di quella che aveva immaginato. Verrà messo di fronte a situazioni estreme che gli consentiranno – anche sbagliando – di crescere. E’ importante commettere errori, a patto che si comprendano e non si ripetano più. Max ha anche i suoi difetti: testardo, a tratti istintivo ed ha ancora dei dubbi sulla sua reale forza”.

Sulla solitudine e sul come conciliare la razionalità con l’irrazionalità Capicotto dice: “Non saprei come spiegare la solitudine ai ragazzi di oggi presi sempre più dal mondo dei social. A me piace ritagliarmi alcuni momenti in cui sono solo perché in questo modo si arriva a conoscere veramente se stessi. Credo che bisognerebbe puntare sulla pratica più che sulla teoria, ovvero fare, sperimentare a piccoli passi come la realtà quotidiana può offrire delle soddisfazioni più importanti rispetto a quella virtuale. A me piacciono tantissimo i numeri e chi mi legge nelle cronache sportive lo sa. Però, per capire la realtà bisogna andare oltre la razionalità e metterci anche quella dose di irrazionalità. Mi definisco una persona profonda e voglio capire veramente come vanno le cose”.

a.a.p.

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