Cardiochirurgia al “Mater Domini” della 'Dulbecco' tra le prime10 in Italia per bypass aorto-coronarico

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Cardiochirurgia al “Mater Domini” della 'Dulbecco' tra le prime10 in Italia per bypass aorto-coronarico

  30 ottobre 2024 09:59

 Presentato a Roma, presso la sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, con un intervento del Ministro della Salute prof. Orazio Schillaci, il Programma Nazionale Esiti (PNE) 2024 redatto da AGE.NA.S.

La Cardiochirurgia dell’Azienda “Dulbecco” di Catanzaro - Presidio Mater Domini - si conferma tra le primissime in Italia per volumi di ricoveri e interventi e per mortalità nell’ambito della chirurgia coronarica. I dati 2024 si riferiscono agli anni 2023 e 2022 e tra gli indicatori viene considerata anche la chirurgia valvolare isolata.

Banner

Banner

 “Rispetto ai PNE 2022 e 2023 abbiamo avuto risultati ancora in miglioramento - afferma il Direttore della Cardiochirurgia Pasquale Mastroroberto - con volumi di interventi di bypass aorto-coronarico (252 nel 2023) che ci collocano al settimo posto in Italia in linea con quanto indicato dal D.M. 70/2015 che prevede almeno 200 interventi/ anno. Molto soddisfacenti anche gli indici di mortalità sempre per il bypass aorto-coronarico con Catanzaro-Azienda Dulbecco tra le prime 10 in Italia (1.39% rispetto a 1.8% media nazionale). In questo modo se valutiamo la combinazione tra volumi e esiti allora il risultato è sicuramente superiore rispetto agli anni precedenti e soprattutto molto importante se raffrontato a quello di tutte le altre strutture cardiochirurgiche italiane. Soddisfacenti anche i volumi di interventi per patologie isolate a carico delle valvole cardiache”.

Banner

“Questi dati certificati da Age.Na.S.- continua Mastroroberto - ci inducono a proseguire su questa strada anche se la percentuale di pazienti che si rivolgono a strutture extraregionali, sia per il trattamento di patologie cardiovascolari che per altre patologie, resta tuttora alto.” 

“A tutto questo - conclude Mastroroberto - non posso non aggiungere e sottolineare che questi risultati sono il frutto di una programmazione che parte da lontano e che si affida soprattutto ad un lavoro di squadra con multiple componenti quali dirigenti medici cardiochirurghi, medici in formazione specialistica, dirigenti medici anestesisti e di terapia intensiva, personale tecnico perfusionista, personale infermieristico e OO.SS. di reparto, sala operatoria e terapia intensiva il cui lavoro permetterà anche quest’anno di avvicinarci ai 500 interventi globali”.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner