I giorni che separano Lamezia Terme dal turno di ballottaggio del prossimo 24 novembre si annunciano infuocati. In queste ore imperversa un "caso" elettorale attorno alla figura di Carmelo Furci, che è accusato dei reati di usura ed estorsione, ritenuta da Ruggero Pegna in "collegamento" con uno dei candidati a sostegno dell'avversario Paolo Mascaro. Si tratterebbe di Giancarlo Nicotera, della lista "Assieme". Sulla vicenda si è alzato un polverone.
IL NUOVO INTERVENTO DI PEGNA- Ad alzarlo sono state le parole di Ruggero Pegna che è intervenuto in un secondo tempo sul fatto: "In merito alle mie dichiarazioni durante il confronto televisivo su Calabrianews, con cui ho affermato che la politica deve fare pulizia al suo interno e allontanare ogni figura discutibile, facendo riferimento all’arresto all’indomani del voto di un personaggio che aveva partecipato alle operazioni elettorali in una delle sezioni, comportandosi come un rappresentante di lista, preciso quanto segue: il fatto da me riferito, come scrive testualmente oggi il Quotidiano del Sud, era già “oggetto di indagine trapelata alla stampa dagli ambienti investigativi”. "In base a tale indagine, continua il Quotidiano, è emerso che l’indagato era presente al seggio 17 (scuola Manzoni) anche durante la giornata del voto. Tale notizia - prosegue Pegna-, riportata non solo da me, è in possesso anche di altri giornalisti ed è confermata da rappresentanti di lista e candidati di altri partiti presenti nel seggio. In base al racconto dei presenti e alle indiscrezioni sulle indagini in corso, tale signor Furci avrebbe avuto anche discussioni nel seggio a tutela dei voti dell’avvocato Nicotera, suo legale da molti anni. E’ evidente che, qualora non fosse rappresentante di lista, ma si fosse comunque comportato da tale, si tratterebbe di un episodio ancor più grave per il quale, non a caso, c’è l’indagine in corso di cui si è avuto notizia. Spero che l’episodio sia chiarito per come necessario".
NICOTERA: "SONO L'AVVOCATO DI FURCI, CON LUI RAPPORTI PROFESSIONALI. NON E' STATO RAPPRESENTANTE DI LISTA"- Dopodiché è intervento il soggetto interessato dalle indicazioni di Pegna: Giancarlo Nicotera. "Spiace che il candidato Ruggero Pegna, che mi auguro abbia una fedina penale cristallina come la mia, dica cose assolutamente menzognere ed infondate dissertando falsamente su Paolo Mascaro e sulla mia specchiata storia personale e familiare. Rimango basito". E' quanto afferma, in una dichiarazione, Giancarlo Nicotera candidato nella lista "Assieme" con candidato sindaco Paolo Mascaro. "Non è dicendo bugie o gettando fango sugli avversari - prosegue Nicotera - che crescerà il suo consenso. L'unica verità è che da oltre 15 anni sono legale di fiducia di Furci Carmelo, nei procedimenti a suo carico, essendo io un avvocato penalista, con lo stesso, pertanto, ho avuto rapporti professionali. Rilevo pure che lo stesso non risulta essere mai stato rappresentante di alcuna nostra lista. Prendo atto che Pegna ha inteso condurre una campagna elettorale di un livello mai visto prima al quale non mi abbasserò mai, per me il rispetto dell'altro viene prima di tutto".
MASCARO ANNUNCIA LA QUERELA A PEGNA- "Essendo oggettivamente falsa la notizia diffusa in una trasmissione televisiva dal candidato a sindaco Ruggero Pegna sull'essere rappresentante di lista della nostra coalizione un soggetto arrestato nei giorni scorsi ed indagato per gravi reati, si è reso doveroso sporgere sul punto denuncia querela". E' quanto afferma, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, il candidato sindaco Paolo Mascaro che, domenica 24 novembre, si confronterà al ballottaggio proprio con Pegna. "Formuliamo ancora l'auspicio - ha aggiunto Mascaro - che la campagna elettorale possa, nel reciproco rispetto delle parti, indirizzarsi nuovamente ed unicamente sui programmi e sul futuro della nostra Lamezia e non su diffamatorie affermazioni o su attacchi personali. Solo sui programmi e solo sul futuro di Lamezia, verterà l'incontro che la nostra coalizione terrà stasera alle 19 in Piazza Fiorentino a Lamezia Terme Sambiase. Ridiamo il sorriso a Lamezia".
In mattinata il deputato pentastellato Giuseppe d'Ippolito aveva annunciato un'interrogazione al Viminale sul caso.
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