Rideterminata la pena di tentato omicidio per l'autore dell'aggressione
08 luglio 2024 15:51di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
12 anni e 8 mesi per Nicolò Passalacqua. E’ questa la sentenza emessa pochi minuti fa dalla Corte D’Appello di Catanzaro presieduta dal Giudice Bianchi nei confronti dell’imputato condannato in primo grado nel processo con rito abbreviato a 20 anni e 4 mesi perchè ritenuto colpevole del tentato omicidio di Davide Ferrerio, il giovane di Bologna in coma irreversibile dopo l'aggressione dell'11 agosto 2022 a Crotone avvenuta per un fatale errore di persona.
Una sentenza che soddisfa la difesa garantita dall’avvocato Salvatore Iannone che dopo la lettura del dispositivo afferma: “La sentenza ridetermina la pena di tentato omicidio ma viene abolita un’aggravante riconosciuta e la pena viene così riformulata. La Corte D’Appello pensa che abbiamo fatto quello che andava fatto”.
Grande amarezza per i genitori di Davide Ferrerio che si aspettano giustizia per il loro figlio in coma irreversibile dal giorno dell’aggressione.
Nell’arringa difensiva Salvatore Iannone insiste su un concetto ribadito nel corso della sua arringa: “Il mio assistito deve pagare il giusto perchè il fatto l’ha commesso, ma quel tipo di sentenza emessa dal Tribunale di Crotone è esagerata in tutto. Sono state acquisite perizie e altra documentazione dalle quale ci aspettiamo che la sentenza di primo grado venga riformata e in modo abbondante”.
E aggiunge: “Ho chiesto che il reato venga riqualificato in lesioni gravissime che secondo me è quello che farebbe più giustizia. Dalle immagini delle telecamere sembra i ragazzi interloquiscano per 6/7 secondi. Se Davide in quel frangente avesse detto che non era la persona che cercava questa tragedia non sarebbe verificata. Forse, il Passalacqua vedendo correre Ferrerio ha pensato che il responsabile fosse lui e lo ha aggredito. Questa è una mia deduzione. Mi aspetto che la sentenza venga ribalta perché farebbe giustizia per quello che sono i dati che emergono dal processo. Lesioni gravissime è il reato quello che abbiamo sostenuto fin dall’inizio, poi aspettiamo che la pena che venga applicata dal collegio giudicante. Se dovesse restare la contestazione di tentato omicidio ritengo che la pena debba essere riformulata”.
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