La Procura di Locri ha chiesto gli arresti domiciliari per Mimmo Lucano, coinvolto, insieme ad altre 26 persone, nell’ambito dell’inchiesta “Xenia” su presunte irregolarità nella gestione dei progetti di accoglienza dei migranti nel Comune riacese. E lo ha fatto ieri al Tribunale del Riesame di Reggio Calabria dove si è celebrato l’appello presentato dalla Procura contro l’ordinanza di custodia cautelare del 2 ottobre 2018.
Attualmente a Lucano è stata revocata la misura del divieto di dimora. L'ex sindaco di Riace, difeso dagli avvocati Antonio Mazzone e Andrea Daqua, è a casa, nel paese reggino (LEGGI QUI)
Ma la decisione del Riesame potrebbe cambiare nuovamente il quadro della situazione.
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