Catanzaro, Azienda Zero presenta ufficialmente l'Infrastruttura regionale di Telemedicina

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  10 dicembre 2025 19:06

di GAETANO MARCO GIAIMO

Un progetto ambizioso e cruciale che permetterà di affrontare le sfide della sanità calabrese: è questa l'Infrastruttura regionale di telemedicina, presentata oggi pomeriggio presso l'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. La piattaforma Irt permetterà l'erogazione di prestazioni sanitarie a distanza: televisita, teleconsulto, teleassistenza e telemonitoraggio verranno svolti in compatibilità con le linee guida nazionali. Presenti oggi i vertici di Azienda Zero assieme ai dirigenti delle strutture coinvolte per condividere un percorso partito nel 2024, con un finanziamento europeo di 9 milioni di euro intercettato per dar vita a questi servizi nell'ottica del Pnrr.

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Gandolfo Miserendino, direttore generale di Azienda Zero, ha spiegato che "la telemedicina ci permette di dare una prestazione in modo differente, senza togliere o aggiungere nulla. Ciò permetterà un maggiore accesso alle cure per le aree rurali e svantaggiate, così come per i pazienti fragili e affetti da patologie croniche. La piattaforma è pronta e collaudata, può essere già utilizzata dai professionisti di tutte le aziende sanitarie e dopo una fase di formazione molto breve si partirà. Saremo ben felici, in futuro, di accogliere anche la sanità privata". Il professionista, in prima battuta, andrà a determinare se il paziente potrà essere idoneo alla visita da remoto, con una prima visita sempre garantita in presenza. Altro aspetto fondamentale su cui ci si è concentrati è il teleconsulto: da oggi, qualsiasi medico di un ospedale spoke potrà consultare in tempo reale uno specialista di una struttura hub da remoto, ottenendo anche un referto digitale firmato. "Dopo la visita di eleggibilità, medico e paziente possono stabilire una visita di controllo sei mesi dopo in telemedicina, diminuendo anche il fenomeno ad oggi molto incisivo delle false prime visite presso il Cup".

La divisione tra zone hub e spoke è determinante per il progetto: le prime fungono da nodo centrale di coordinamento, gestendo la piattaforma tecnologica, la pianificazione strategica e il coordinamento generale; le seconde sono i punti di erogazione del servizio sul territorio, come le Case della Comunità, i Distretti Socio-Sanitari e gli Ospedali di Comunità. "Vogliamo garantire la fruizione sul territorio in maniera omogenea", ha ribadito il Commissario straordinario dell'Azienda ospedaliera Dulbecco, Antonio Battistini, "proprio per questo Catanzaro è stata hub di riferimento dell'intera regione. Si tratta di un passaggio fondamentale per realizzare la vera medicina di prossimità. Un atto medico snello e fruibile rassicura anche il paziente, favorendone la guarigione". La Calabria con l'infrastruttura di telemedicina compie un passo in avanti verso la modernità, rafforzando anche la rete sul territorio e rimarcando l'attenzione verso i più fragili, per non lasciare nessuno indietro.


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