"L’Oasi canina di San Floro gestita dalla società partecipata Catanzaro Servizi S.p.A. è l’esempio plastico di sperpero di denaro pubblico senza offrire un adeguato servizio ai cittadini. Di la da ogni intervento delle autorità preposte e dalla responsabilità per i soldi pubblici sprecati, la gestione della partecipata cittadina non osserva né le più elementari norme di protezione e di benessere animale, né le norme vigenti in materia, nazionali e regionali". Lo scrivono i consiglieri comunali di Azione Valerio Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi.
"Una questione particolarmente odiosa perché riguarda dei poveri animali che non possono difendersi, ma anche risorse pubbliche, tasse dei cittadini, spese male. Per anni, molti servizi così importanti e "costosi" sono stati affidati - in assenza di regolari convenzioni con cliniche veterinarie e fornitori - sulla base di offerte senza stipulare alcuna convenzione! Persino il cartello apposto all’ingresso dell’Oasi Canina è irregolare e non rispetta il DCA, il quale prevede che debba essere garantita l'apertura al pubblico, nelle ore diurne, per almeno 4 ore al giorno, incluso un festivo o prefestivo, con presenza di apposito personale qualificato. Ed i giorni e gli orari di apertura devono obbligatoriamente essere affissi all'esterno della struttura con l'indicazione del responsabile della stessa".
"E non è dato sapere se tra il personale sia presente quello inquadrato tra gli educatori/addestratori cinofili riconosciuti, in modo da assicurare - come indicato sempre dal DCA - al fine di operare nell'ambito della socializzazione inter e intra specifica, della formazione ed eventuale recupero di cani con problematiche comportamentali. Né è dato sapere se l’associazione che ha sottoscritto il DCA rispetti tutte le formalità imposte dalla legge! Da ultimo non è dato sapere in virtù di quali norme sia stato pubblicato l’avviso pubblico - predisposto dalla Catanzaro Servizi – per conferire a terzi il servizio di Supporto Gestione Canile, poiché si tratterebbe di un vero e proprio subappalto, vietato dalla legge. Forse sarebbe opportuno finalmente un intervento efficace delle strutture del controllo analogo e, comunque del Segretario Generale, i quali dinanzi al silenzio della “politica” dovrebbero assicurare il pieno rispetto della legalità".
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