Lo scrivono i consiglieri comunali Vincenzo Capellupo e Alberto Carpino
"Giusto per ricordare al veterano Riccio la sua pasta: nasce da ragazzo nel Movimento Sociale Italiano, poi milita in Alleanza Nazionale, dopo passa con Rosario Olivo sostenendo in più tornate elettorali il Partito Democratico, tra regionali di Agazio Loiero e provinciali con Pierino Amato, ed il Partito Democratico Meridionale di Agazio Loiero. Ma non finisce qui perché terminato il mandato da Presidente della Regione di Agazio Loiero capisce che è utile un altro passaggio e va con Michele Traversa per qualche mese e poi passa con Sergio Abramo. Ma non finisce qui perché ritorna di ideali di sinistra e va con Svolta Democratica, lista satellite del Partito Democratico, ed è il primo degli eletti con il candidato sindaco del centro sinistra Enzo Ciconte. Qualche mese dopo però in Consiglio comunale si innamora nuovamente di Sergio Abramo e passa prima al gruppo misto per tornare poi in una maggioranza di centrodestra, fino ad arrivare all'ultima volta dove si innamora della Lega anche se i rumors, di chi riesce a stargli dietro nelle sue metamorfosi, lo danno già verso il tradimento del Presidente del Consiglio Regionale con il passaggio ad un nuovo partito più conveniente. Riccio questa volta andrà a sinistra o a destra? Oppure sarà nuovamente "attendista" per capire chi, dove e quando si vincerà? Imprevedibile!"
"In tutti questo girovagare la costante è sempre stata, per circa 20 anni, l'esercizio del potere come "capo" indiscusso di tutte le questioni del quartiere Lido e dei settori lavori pubblici e gestione del territorio.
Insomma Riccio è "nei secoli fedele", ma al potere purtroppo!"