di MARCO VALLONE
L'ultima puntata di Catanzaro Capitale, la trasmissione de La Nuova Calabria condotta da Gabriele Rubino, ha visto tornare in scena negli studi della nostra testata l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Catanzaro, Pasquale Squillace, insieme a un'ospite inedita, l'assessore alle attività economiche Giuliana Furrer.
Durante la discussione, tra i molti punti toccati, a cominciare da quello dell'ultima emergenza idrica che pare rimanere purtroppo un argomento sempreverde per il capoluogo di regione, è emerso però anche un interessante spunto relativo all'area di Nicholas Green, situata sul Corso Mazzini del centro storico cittadino. “Mi fa piacere dire – ha detto in proposito l'assessore Squillace – che su questo argomento ho partecipato anche io ad una riunione che il sindaco ha voluto fare con tutti i consiglieri comunali, di minoranza e di maggioranza. E' stato messo sul tavolo un importante investimento: parliamo di 7 milioni di euro per i giardini Nicholas Green. Da questo dibattito sono venute fuori una serie di idee molto interessanti, e, a seguito di ciò, l'amministrazione comunale e il sindaco hanno inteso approfondire la questione che era venuta fuori: cioè l'idea di fare, all'interno dei giardini Nicholas Green, una piazza con sotto un parcheggio interrato. Ora, perché il parcheggio interrato nel centro storico? Non per gli avventori, è importante questa distinzione, ma per i residenti”.
Così Pasquale Squillace ha svelato il progetto relativo all'area Nicholas Green, delineandone i primi contenuti: “Questa città soffre lo svuotamento del centro storico – ha proseguito l'assessore ai lavori pubblici – principalmente perché è difficilmente accessibile e mancano i parcheggi. Quindi serviva questo polmone. Ma è stata fatta una ricerca in relazione alla quale, così come per la viabilità del centro storico, per la quale è stato interessato un esperto per tirar fuori una consulenza, prima di decidere di scavare sotto i Nicholas Green io non ho avuto la fortuna di ricordare la strettoia, ma tanti sono i racconti e tante le immagini che ancora ci sono, e la demolizione della strettoia ha prodotto una serie di questioni che oggi si possono vedere dallo studio del sottosuolo di Nicholas Green. Questo perché qualcuno aveva sollevato l'ipotesi che ci fosse la Catanzaro sotterranea anche sotto i Nicholas Green, attraverso delle indagini storiche. E quindi era necessario, per evitare di rischiare di iniziare dei lavori e poi bloccarli dopo pochissimo, fare delle indagini con delle attività strumentali come le immagini ci fanno vedere. Nei puntini ciano, fucsia e giallo c'è la ripetizione di uno spazio sotterraneo che potrebbe rappresentare un vuoto. Quella nelle immagini, ovviamente, è come una Tac, una risonanza. Quindi potrebbe rappresentare dei vuoti che hanno una continuità nelle varie sezioni. Questo ovviamente ha portato l'amministrazione a frenare sull'ipotesi di un parcheggio perché potrebbe trovarsi sotto Nicholas Green qualcosa di più importante di un parcheggio”.
“Proprio per questo motivo, all'interno di questo Documento di Indirizzo per la Progettazione – ha spiegato Pasquale Squillace -, abbiamo inserito anche delle economie per continuare questa ricerca della Catanzaro sotterranea. Quindi da questo è venuta fuori l'esigenza di trovare all'interno del centro storico, comunque, uno spazio da destinare a parcheggi e non solo. E quindi è scaturita fuori un'idea che io trovo suggestiva. In questa nuova immagine si vedono tre punti perché, praticamente, nell'analizzare i Nicholas Green, a scala più ampia ci siamo resi conto come Nicholas Green incrociava nella direttrice nord sud il Duomo e l'ex istituto Mazzini. Dove noi oggi abbiamo questo edificio che una volta ospitava una scuola, ma dove ora, invece, nel centro storico, l'esigenza di una scuola in quel luogo non c'è più. E' un luogo di grande concentrazione di costruito, dove un vuoto urbano, una piazza, un parcheggio, potrebbe dare respiro a quell'area residenziale, a quel centro storico con una grande identità. Questi tre punti sono stati quindi uniti con una visione suggestiva: la città che guarda al mare, partendo dal centro storico. Questa direttrice arriva fino al mare, ed incrocia addirittura quello che è il famoso fumaiolo della Tonnina”.
Nella terza immagine vi è un'ipotesi di piazza Nicholas Green in basso, nella foto in mezzo c'è il Duomo, e nell'immagine sopra c'è un'altra piazza con le stesse caratteristiche dei Nicholas Green futuri. “Queste due piazze si devono vedere – ha sottolineato l'assessore Squillace -, tenendo insieme il centro storico. E' anche un modo per parafrasare il concetto della città. Catanzaro non è una città come Cosenza, centrica. Non è come Reggio Calabria. E' una città distribuita, con questi quartieri disseminati nella città: quindi l'idea di avere più punti che raccontano una storia unica è una cosa molto affascinante ed interessante perché noi possiamo immaginare in questo atto di indirizzo che nella piazza Nicholas Green, che quindi aprirà corso Mazzini visto che corso Mazzini all'altezza dei Nicholas Green diventerà una piazza su quota... Ovviamente i giardini non spariranno, e quella immagine è chiara. Quella è l'immagine di Valencia, e purtroppo in questo momento lì vivono un momento drammatico, ma a Valencia è successa una cosa molto simile: c'era una zona alberata, e gli alberi sono stati contenuti all'interno di questi sistemi. La piazza della scuola Mazzini, dove verrà, sarà una piazza che dovrà avere un parcheggio: se sarà ai bordi, o se sarà possibile farlo interrato ovviamente sarebbe meglio, sarebbe una soluzione che si privilegia...”
Quindi i parcheggi che non è più possibile fare nell'area Nicholas Green si potrebbero recuperare nell'area dell'ex istituto Mazzini: “Esatto. In quest'area – ha evidenziato l'assessore ai lavori pubblici – c'è una cosa molto interessante. Vedete ora un'immagine interessantissima. Quella in rosso ovviamente è la Mazzini, dove verrà questa grande area. Si prevederebbe ovviamente la demolizione dell'attuale edificio, la cui ricostruzione era costosissima, e la realizzazione di una piazza con un parcheggio interrato o a raso. Poi vedremo i progettisti cosa ci diranno. Ma vedete quella freccia? Indica una strada esistente, che si trova dietro un palazzo lungo via Carlo V. Ora, in questo momento, questa è una suggestione che noi lanciamo ai progettisti: poi dovrà essere verificata la fattibilità, la proprietà, il metodo per arrivare. Ma da lì si potrebbe arrivare ad un ipotetico parcheggio interrato nel cuore del centro storico di questa città: la nostra città potrebbe quindi avere, in un luogo popoloso e in un luogo dove è necessario, un parcheggio che andrebbe svuotare quelle che oggi sono le nostre rughe, cioè quelle di macchine veramente messe l'una sull'altra. Questo potrebbe essere davvero il respiro che chiede il centro storico. Sarebbe un parcheggio principalmente destinato ai residenti – ha ribadito Pasquale Squillace -. E' importantissimo questo. Per gli avventori stiamo ragionando su altre soluzioni, ma, anche se ovviamente non è esclusivo per i residenti, questo deve essere prioritariamente per i residenti, perché bisogna svuotare il centro storico dalle macchine affinché sia affascinante, affinché sia vivibile. Oggi il parcheggio del Duomo è insostituibile. Immaginare di chiudere quel parcheggio significherebbe immaginare di essere linciati, e stiamo parlando di 45 auto! Un parcheggio che possa contenerne 75/100 potrebbe essere veramente una grande opportunità”.
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