di MARCO VALLONE
L'ultima puntata di Catanzaro Capitale, la trasmissione di approfondimento politico de La Nuova Calabria condotta da Gabriele Rubino, si è concentrata sul dibattito politico andato in scena ieri nel consiglio comunale del capoluogo di regione calabrese. Diverse le interviste andate in onda: quella a Giusy Iemma, vicesindaco di Catanzaro; quella all'assessore Antonio Battaglia; ed ancora Raffaele Serò, Alessandra Lobello e la prima intervista in esclusiva, dopo l'addio al Partito Democratico e il passaggio al gruppo misto, a Fabio Celia, ex capogruppo in consiglio comunale del movimento politico guidato, a livello nazionale, da Elly Schlein.
E allora come si sente Fabio Celia a partecipare al primo consiglio comunale catanzarese in cui non è più il capogruppo del Pd? E come si propone rispetto all'attività dell'amministrazione comunale? “Intanto è stata una scelta personale – ha dichiarato Celia -, quindi sicuramente maturata nel tempo. E perciò la viviamo in modo sereno e siamo fiduciosi in un futuro sicuramente migliore. Intanto tengo a ringraziare il vicesindaco, nonché presidente dell'assemblea regionale, Giusy Iemma per l'intervento che ha fatto quest'oggi in consiglio comunale. Credo che Giusy, rispetto alle provocazioni che ha subito in consiglio comunale, non abbia bisogno di alcunché perché ad oggi è la donna più votata in città nel Partito Democratico. Quindi, voglio dire, credo che abbia le spalle abbastanza larghe per mantenere il suo ruolo per una forza che arriva dal territorio. Oltre alle sue enormi capacità. Tengo anche a ringraziare l'attuale capogruppo del Pd, Igea Caviano, per la bella manifestazione che ha avuto in consiglio comunale”.
“Ribadisco nuovamente – ha evidenziato Fabio Celia – che è una scelta personale, da uomo di sinistra e da uomo che ha fatto una scelta, rispetto all'attuale segretario nazionale, di votare Stefano Bonaccini ed in modo coerente, come è sempre stata la mia vita, non mi riconosco attualmente nel Partito Democratico e quindi ho fatto una scelta differente”. E' una scelta solo di profilo nazionale o alcuni dirigenti locali, che hanno degli incarichi nazionali, hanno fatto delle scelte che sono poi andate in contrasto con quelle di Celia? “Io sono stato coerente nella mia funzione – ha sottolineato l'ex capogruppo Pd nel consiglio comunale di Catanzaro – e nel mio ruolo. Alle precedenti amministrative ho votato Partito Democratico, alle elezioni nazionali politiche ho votato Partito Democratico, alle elezioni europee ho votato Cristallo e Partito Democratico: quindi abbiamo fatto una scelta di campo votando i candidati del territorio e ho votato, e fatto votare, Jasmine Cristallo. Rifarei questa scelta pienamente perché, ribadisco, sono un uomo di sinistra e coerentemente ho votato la Cristallo che era il nostro candidato del territorio. Ma non l'ho votata solo nella città di Catanzaro, ma in tutta la provincia e anche fuori la provincia di Catanzaro. Quindi i contrasti ci possono anche stare, l'importante è che si rispettano i valori umani e credo che nel mio caso, in qualche circostanza, anche questo è venuto meno”.
Rispetto all'amministrazione comunale adesso Fabio Celia non fa più parte del Partito Democratico ma rimane a sostegno della maggioranza? Oppure valuterà pratica per pratica? “In questo momento sono il candidato più votato del centrosinistra a Catanzaro. E' chiaro che non condivido molto delle attività amministrative di questa amministrazione – ha chiosato Celia -. Rispetto a tantissime scelte non mi trovo convinto a sostenere questo tipo di maggioranza. Io spero che il prossimo futuro ci possa regalare veramente quello che era nei sogni del nostro cambiamento quando abbiamo deciso di votare con forza Nicola Fiorita. Io l'ho votato, l'ho sostenuto e l'ho fatto votare anche nel 2017, facendo voto disgiunto e quindi la responsabilità è maggiore: sono stato uno degli artefici che ha preferito Nicola Fiorita rispetto a Valerio Donato. Oggi mi trovo deluso e amareggiato perché ciò che io mi aspettavo non si è verificato e quindi il contrasto interno rispetto a quello che era il nostro sogno di cambiamento in questo momento io lo trovo vanificato. Quindi siamo qui vigili, viviamo la macchina amministrativa quotidianamente, siamo sul territorio h24 e ci determineremo presto”.
Altra intervista interessante è stata rilasciata da Raffaele Serò, consigliere del gruppo misto del consiglio comunale di Catanzaro, che ieri ha fatto un intervento molto significativo durante l'assise cittadina. In particolare, da un lato ha fatto riferimento a degli attacchi personali: quali nello specifico? “Non è tanto l'attacco personale – ha affermato Serò -, è l'attacco strumentale che oggi si usa fare ai soggetti politici. Non è che riguardava la mia persona, riguarda, nel più ampio concetto forse, quasi tutti i consiglieri comunali. Qualcun altro un po' più nello specifico. Ma basta leggere, insomma, la stampa delle ultime settimane, degli ultimi mesi, e le risposte a quanto ho asserito nel mio intervento in consiglio comunale sono presto fatte”.
Poi Serò ha fatto riferimento anche alla sua posizione rispetto all'amministrazione comunale, segnalando l'immobilismo. Un immobilismo che, se non verrà smosso, non farà restare il consigliere del gruppo misto con le mani in mano, pur avendo deciso di appoggiare l'amministrazione del sindaco Nicola Fiorita almeno fino ad ora. “L'ho detto dal primo momento, io ho appoggiato il sindaco e questa maggioranza sin dal primo momento. Ovvero dal ballottaggio – ha rilevato Raffaele Serò -. Ho continuato ad appoggiarlo quando poi ho aderito al gruppo misto e, nel momento in cui feci quest'ultima cosa, ho deciso di continuare ad appoggiare il sindaco Nicola Fiorita e questa maggioranza. Ma ho detto sin dal primo momento che sarei stato pro per le cose in cui credevo, per le pratiche che condividevo. Sarei stato contro nel momento in cui quello che io intendevo come azione politica per il benessere della città e dei cittadini che noi tutti consiglieri comunali siamo stati chiamati a rappresentare non ci sarebbe stato e sarebbe venuto meno. Un po' come sta accadendo negli ultimissimi periodi dove purtroppo, per varie ragioni un po' dettate dalla precedente amministrazione , un po' dettate dal passato, un po' dettate dall'immobilismo in cui oggi il Comune di Catanzaro si trova per ovvie ragioni (come ad esempio, ne ho parlato nel mio intervento, la forte carenza di personale ed altre ragioni). Ci troviamo in una situazione per cui o si dà una spinta per dare un cambiamento di rotta veramente radicale oppure io farò le mie determinazioni, così come ho detto a giugno 2024 quando aderii al gruppo misto nel mio primo intervento in consiglio comunale da componente del gruppo misto”.
Quali azioni possono dare una scossa all'attività amministrativa? “La prima, senza dubbio – ha dichiarato Serò -, e bisogna trovare anche il modo per porla in essere, è fare una politica del personale che possa portare nel brevissimo periodo diverse, tante, unità di personale al Comune di Catanzaro. La seconda credo che sia quella di ascoltare un po' di più i consiglieri che fanno parte di questa maggioranza e che vivono il territorio quotidianamente. E, insomma, la terza è quella per cui un'amministrazione dovrebbe sempre fare squadra e fare sintesi per capire quali sono le necessità sia dell'amministrazione, ma dell'amministrazione legata ai territori, per risolvere delle problematiche che possono essere recenti o ataviche. Ma bisogna dare risposte perché, se non si danno risposte, il malessere in città cresce e, se questo accade, chi oggi occupa ruoli politici non fa certo una bella figura”.
Questa posizione è solo di Raffaele Serò o ci sono altri consiglieri del gruppo misto, che si sta gonfiando sempre di più, che più o meno, sia pure con sfumature diverse, nelle linee generali la pensano nello stesso modo? “No, non è una posizione unica questa – ha evidenziato Serò -. Non è una posizione soltanto mia, è una posizione anche di altri consiglieri del gruppo misto e di gruppi che appoggiano la maggioranza che vivono una condizione che è un po', come dire, quella di chi si sente un po' messo da parte. E questa è una cosa poco gradevole per essere un consigliere di maggioranza che viene in consiglio comunale, difende l'amministrazione e vota le pratiche. E a distanza di quasi 3 anni, e ormai siamo a 2 anni e 10 mesi, dalle nostre elezioni, da quando abbiamo iniziato il nostro mandato, è poco gradevole e increscioso. Quindi bisogna, come dicevo prima, fare un cambio di marcia”. In quanto tempo, per essere utile alla causa? “Nel più breve tempo possibile”. In quanti sono a pensarla più o meno così? “Non saprei dare un numero esatto, ma credo che, insomma, 3 o 4 consiglieri la pensano così. Il numero esatto esatto non so darlo, perché poi ognuno di determina per se stesso – ha evidenziato Raffaele Serò -, però purtroppo il modo di gestire la macchina amministrativa degli ultimi mesi, degli ultimi 6 mesi almeno, ha preso questa direzione. Una direzione che non combacia né con il mandato elettorale che ci è stato affidato dai cittadini né con le nostre ideologie politiche e la nostra azione politica. Per tali ragioni oggi ci si trova in queste circostanze. Sono però convinto che a questo una soluzione si può trovare: la politica serve anche per fare sintesi, per sedersi attorno a un tavolo cercando di trovare una soluzione. Poi, se non ci dovesse essere una soluzione, il futuro si vedrà”. Entro l'estate quindi? “Esatto”.
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