Catanzaro Capitale, Pasquale Squillace fa il punto su grandi opere e gestione del territorio

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  25 ottobre 2024 17:21

di MARCO VALLONE

Pasquale Squillace, assessore con delega ai lavori pubblici, alla gestione del territorio e alla protezione civile del Comune di Catanzaro, è stato ieri sera ospite della trasmissione "Catanzaro Capitale" condotta da Gabriele Rubino. Dal porto al ponte sulla Fiumarella, passando per i nuovi parcheggi (via Carlo V e Multipiano) fino allo stadio. Importanti le parole su come affrontare la manutenzione delle strade e delle condotte idriche. Così come gli sforzi dell'Amministrazione su scuole e depuratore. 

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Cosa è cambiato per Pasquale Squillace, passato dall'essere capo di gabinetto del Sindaco Nicola Fiorita ad un ruolo adesso più politico, quello di assessore con delega ai lavori pubblici, alla gestione del territorio ed alla protezione civile? "Da un punto di vista cambia poco - ha detto il neo assessore -, nel senso che questa è l'amministrazione del sindaco Fiorita. Io ho iniziato a collaborare con Nicola Fiorita ben prima dell'esperienza amministrativa, in campagna elettorale, ed è un percorso in cui ho creduto, e credo ancora, fermamente. Da capo di gabinetto eri costretto a guardare un po' tutto, e non ci si poteva concentrare su qualcosa nello specifico. Ecco, da assessore puoi concentrarti e poi la cosa che amo di più è incontrare le persone. Vado per la città, e questa è una cosa che per chi fa politica perché ci crede, perché lo sogna da bambino, incontrare la gente e cercare di risolvere i problemi dei cittadini è una cosa che ti gratifica, ti riempie".

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C'è stato un momento nella formazione della nuova giunta in cui, oltre alle deleghe già assegnate, poteva aggiungersi anche la delega all'ambiente per l'assessorato di Pasquale Squillace? "L'idea c'è stata, la proposta c'è stata - ha affermato Squillace -. Ovviamente sarebbe stata gestione del territorio e ambiente, senza le grandi opere. Ovviamente. Ma sinceramente, in tutta onestà, non me la sono sentita per un motivo specifico. Io credo che intanto nessuno è insostituibile. Tutti quanti possono ricoprire ruoli con grandi risultati. Ma la cosa importante è che chiunque si cimenti in qualcosa deve conoscere la misura di se stesso: mio padre mi ha sempre insegnato di fare i passi grandi quanto la gamba, sennò puntualmente cadi a terra. Quindi già gestione del territorio, grandi opere e protezione civile mi sembrano una montagna da scalare. Quindi aggiungere anche l'ambiente non mi sembrava il caso. Poi devo essere sincero, alla fine il sindaco ha fatto una scelta di grande qualità. Quindi ottimo così".

Pasquale Squillace ha dunque la delega alla protezione civile. Gli scorsi giorni sono stati segnati dal maltempo, che hanno colpito soprattutto il lametino, con i danni noti e i disagi soprattutto viari sulla 280. Come ha risposto Catanzaro a questa ondata di maltempo? "Faccio una veloce premessa di carattere non proprio personale, ma legata comunque alla mia persona. Io da capo di gabinetto, appena insediatici, abbiamo dovuto affrontare l'emergenza dei migranti, che fu una cosa davvero impegnativa. E già lì abbiamo visto una reazione di volontari e cittadini eccezionale. Quindi io ho imparato a conoscere la mia città, dal punto di vista dell'emergenza, in quell'evento. In questa circostanza specifica, appena abbiamo avuto la notizia di questo probabile evento nel weekend, ci siamo messi immediatamente a lavorare con l'ufficio tecnico, la protezione civile e i volontari della protezione civile. Noi quindi il lunedì prima del weekend abbiamo fatto una riunione, con tanto di verbale dell'ufficio tecnico, dove abbiamo provato intanto a mettere in piedi un metodo: da dove si parte se c'è un'emergenza in arrivo? Semplice. Abbiamo convocato l'instancabile Eliseo Dardano che credo meriti veramente un elogio incredibile, perché va oltre quelle che sono le sue competenze. e il coordinatore dei volontari della protezione civile. Abbiamo cercato di capire nell'ultima bomba d'acqua dove erano le maggiori criticità. Perché, se non ti dai un metodo, se non fai così, ogni scelta è opinabile: quindi abbiamo scelto di intervenire su canali e caditoie nelle zone più colpite dall'ultima bomba d'acqua. Questo lo dico perché tanti cittadini che hanno letto di interventi sulle caditoie e sui canali dicono 'eh, ma da noi no'. Arriveremo in tutta la città, ma noi abbiamo utilizzato anche lì l'ufficio tecnico, rup attentissimi che hanno tenuto le economie senza spenderle durante l'anno, sapendo che poteva arrivare una cosa del genere. Quindi avevamo una ditta pronta ad intervenire sui canali, ed in quella settimana questi canali più pericolosi, queste caditoie più pericolose, sono stati puliti. Questo di concerto con i consiglieri comunali, e questo mi piace dirlo - ha sottolineato Squillace -, perché io ricevo telefonate a qualunque ora del giorno e della notte di tutti i consiglieri comunali che a me danno informazioni sul territorio. Io amo la mia città, la conosco abbastanza, però non posso sapere se c'è il canale di via s.Elena che ha una difficoltà: se me lo dicono, vado a vedere, e riscontro con l'ufficio tecnico che c'era il canale spostato di un metro rispetto al tubo di passaggio. Una banalità, che però ha creato un'esondazione. Quindi siamo intervenuti in quella settimana in queste zone".

Quali saranno le zone su cui si potrà intervenire prossimamente? "Prossimamente interverremo su tutto il territorio comunale - ha detto Pasquale Squillace - perché in questi giorni, dal momento in cui mi sono insediato, ho aperto un'interlocuzione serrata con il consorzio di bonifica, con il commissario che ringrazio (persona eccezionale), con Calabria Verde, il cui direttore è anche una persona molto presente sui problemi della Regione, per avviare una convenzione che abbiamo già scritto e che speriamo a breve di firmare, da qui a qualche giorno. Ricordiamoci che noi già l'anno scorso avevamo una convenzione con Calabria Verde per la pulizia dei canali. Questa volta, in questi giorni, abbiamo elaborato con l'ufficio tecnico, e con il buon Salvatore Montisano, per individuare tutti i canali e le criticità. Abbiamo tra canali e stecche fluviali più ampie, in città, più di 50 km. Una cosa importante. Anche qui devo lanciare un messaggio a livello non solo locale: Catanzaro deve riprendere a pensare da capoluogo di Regione. E noi abbiamo intenzione di farci capofila attraverso la proposta di un masterplan sul territorio, attraverso la collaborazione col Cnr Isac di Lamezia, col Cnr Isofen di Cosenza, per individuare le criticità del territorio e andare a spiegare a chi piange, dopo il latte versato, che il territorio va curato. Non servono le grandi infrastrutture, non serve fare i canali di cemento, serve pulirli i canali! Io prego tutti di andare a vedere il bilancio del Comune di Catanzaro e di andare su tutti i bilanci delle città. Smettiamola con queste battaglie tra poveri: il consigliere di sinistra o di destra che dice 'no, voi non avete soldi'. E' un problema di tutti: affrontiamolo serenamente, seriamente. Non esistono economie che da Roma arrivano ai comuni per la pulizia dei canali. Quando tu hai dimensioni del genere non è possibile fare diversamente"

Da bilancio comunale, quanto si spende? "Prendi 250, 150... Ma è una miseria su 50 km. Io poi dimostrerò più avanti - ha affermato Squillace - quante economie servirebbero, perché più avanti immagino che parleremo delle strade. Ma questo non è, lo preciso, per piangere sull'assenza dei soldi. Nessuno sta piangendo: con quello che abbiamo faremo tutto quello che possiamo fare, non ci tireremo indietro di una virgola. Proveremo a fare economia per fare tutto quello che serve per la città. Però una verità va detta, e vale per noi, per chi c'era prima e per chi verrà dopo: quindi oggi va fatto un ragionamento. Se a Bologna succede quello che succede non siamo a Catanzaro. Siamo in una delle regioni più funzionanti d'Italia, eppure il problema c'è stato anche lì. E da noi, a Catanzaro, non ci sono stati problemi non perché l'assessore o l'ufficio tecnico del comune di Catanzaro sono stati bravissimi: noi abbiamo fatto la nostra parte, ma dobbiamo ringraziare Dio che è piovuto per un periodo e poi ha smesso di piovere. Poi è piovuto, e poi ha smesso di piovere. Poi io voglio dire anche una cosa: voglio ringraziare Sieco e l'assessore all'ambiente perché, tra un giorno e l'altro di piogge, siamo andati a pulire le caditoie dalle foglie che intanto arrivavano sopra".

Possibile che la contaminazione dell'acqua del centro storico sia dovuta proprio alle foglie, ai residui del maltempo? "E' molto plausibile, molto credibile - ha risposto Pasquale Squillace -. Poi mi auguro che parleremo anche dell'acqua e dei problemi dell'acquedotto, ci tengo. Noi abbiamo delle perdite occulte, e durante l'estate abbiamo avviato una squadra per la ricerca delle perdite occulte. Queste perdite sono rotture d'acqua che avvengono sotto terra, e che quindi non sono in emersione. In quelle perdite, se io ho una caduta di pressione, potrebbe accadere che per causa di alluvione l'acqua torbida vada a sporcare l'acqua potabile. Quando ritorna in pressione il problema non c'è più perché, con la pressione dell'acqua, l'acqua esterna non riesce ad inquinare l'acqua anche se c'è una perdita. Quindi voglio rassicurare che anche se resterà qualche perdita occulta, su cui stiamo lavorando, il problema dovrebbe non ripresentarsi più e verificheremo, faremo attenzione. Anche se noi non possiamo fare nulla, perché l'Asp ci comunica e noi ci comportiamo di conseguenza".

Qual è lo stato dell'arte della gestione della manutenzione stradale? E poi, visto che una delle ragioni tecniche, al di là di quelle politiche, per cui Antonello Talerico sostiene di dover essere uscito dalla maggioranza è quella relativa ad una sua proposta di azionare un nuovo prestito per avere 5 mln di euro per investire nella manutenzione delle strade, come stanno le cose? "Dico una cosa politica: il periodo nel quale si è governato con il gruppo di Talerico, Borelli ed altri è stato di collaborazione sana. Non è che le proposte che sono arrivate sono cadute nel vuoto - ha detto l'assessore Squillace -. Sono rimaste come patrimonio di un'amministrazione che governa. Non sono cose che sono state dette e sono morte lì: vorrei ricordare a tutti che sono passati due anni e mezzo. Cioè, capiamo le dimensioni del tempo. Quando mi fermo a parlare coi cittadini dico: voi una casa l'avete mai ristrutturata? Non un palazzo, ma un appartamento. Quanto ci impiegate, tra la progettazione, pensare cosa fare, scegliere il progettista, cosa comprare, iniziare i lavori e finire i lavori? Noi siamo arrivati due anni e mezzo fa. Prima di ogni cosa abbiamo cercato di capire l'amministrazione. Poi abbiamo cercato di amministrare. Abbiamo fatto errori? Certo che sì. Perché? E' brutto dire che si fanno errori? Io credo che non fa non sbaglia: se fai sbagli, è pacifico. Ma abbiamo fatto tante cose con fatica e amore per la città. Quindi, sulle strade, è chiaro che quello è un argomento che va percorso, ma come? Non prendendo 5 mln di euro. In questo mese mi sono già attivato per verificare una serie di software e di software house capaci di dare all'amministrazione un sistema della ricognizione delle strade. Non possiamo cadere nel tranello 'c'è una buca lì, c'è una buca là'. Io devo avere un masterplan delle strade, cosa che ormai, anche con l'intelligenza artificiale, senza abusare di questo termine... Questo ci consente di mappare, come io ho provato a fare con i canali in maniera molto grossolana, le strade e individuare le maggiori criticità. E, una volta individuato questo masterplan, provare, pensare di fare un piano sui mutui di cassa deposito e prestiti. Con interventi straordinari. Togliamoci dalla testa che l'utilizzo dei mutui di cassa depositi e prestiti possa esserci per la buca: dobbiamo riconcettualizzare la strada".

Quindi, la differenza è tra una gestione quotidiana dell'intervento sulle singole buche, proposta da Talerico, ed un intervento invece più incisivo e duraturo nel tempo? "Io non credo che sia diverso da quello che ha detto il consigliere regionale Talerico. Io credo semplicemente che nel tempo sia maturata l'idea più corretta per farlo funzionare perché sennò non li potevi spendere, visto che non era possibile spendere l'ordinario. Ma non ha senso mettere 5 mln sul bilancio. Dopodiché tutti quanti state sentendo '5 mln di euro'. Ora, noi abbiamo 1000 km di strada, cosa certificata da un documento mandato alla Regione Calabria per individuare i km necessari per il trasporto pubblico locale. Facciamo una media di 5 m di larghezza di strada: noi abbiamo qualcosa come 5 mln di metri quadri di strada da gestire. Poi facciamo un'operazione semplice, come si fa quando c'è una facciata ammalorata e l'ingegnere dice che sulla superficie, preventivamente, il 30% sarà ammalorato. Facciamo che sistemiamo il 30% delle strade della città. Arriviamo a 1.5 mln di metri quadri: moltiplicandolo per 28 euro al metro quadrato, che è una voce anche bassa per rifacimento asfalti, arriviamo a 42 mln di euro per risanare solo la parte superficiale del 30% delle strade di Catanzaro. L'assessore si sta buttando avanti? Non è così, perché stiamo individuando delle azioni sistematiche per arrivare alla ristrutturazione complessiva. Perché in questi due anni, da capo di gabinetto, perché poi faccio sempre l'ingegnere e la voglia di interessarmi a questi argomenti c'è sempre stata, abbiamo avviato un argomento che non è mai stato toccato: la gestione dei sottoservizi. Enel, fibra, gasdotto: tutto quello che passa sotto le nostre città".

Si può dire che la fibra sia una cosa positivissima, anche se ci sono stati dei danneggiamenti? Pasquale Squillace: "Sì. Stavo dicendo proprio questo. Quanti cittadini guardano la strada, e la vedono zebrata, con asfalti di ogni tipo. In genere 1 m di asfalto, 20 cm di asfalto. Noi abbiamo un regolamento comunale degli scavi dei sottoservizi che non ha fatto l'amministrazione Fiorita, l'ha fatto l'amministrazione precedente. Ma funziona! Lo stiamo applicando con un rapporto sano con Enel, con le ditte di fibra. E' stato un po' difficile arrivare al risultato perché ovviamente hanno provato un pochettino a tirare l'acqua al proprio mulino. E dico anche qual è il problema tecnico: c'è stato un fraintendimento tra la micro trincea e la mini trincea. Cioè, quando vedete per strada questa striscia rosa di cemento, quella è la trincea della fibra. Cioè loro fanno uno scavo molto sottile per mettere il tubo e coprire. C'è una legge che tutela la distribuzione della fibra nelle città. Ovviamente, perché è una norma della digitalizzazione. Assolutamente importante, perché c'è un gap della digitalizzazione al sud. Cosa si prevede? Dice la norma che se tu realizzi uno scavo in micro trincea sei esonerato dall'utilizzo dei regolamenti comunali. Se realizzi invece la mini trincea sei esonerato dalla norma amministrativa: quindi non devi rispettare i tempi del regolamento. Ma come fare gli scavi, lo devi rispettare comunque. Allora ho fatto notare che loro di micro trincea non ne hanno mai fatta, perché la micro trincea va dai 2 ai 4 cm, e le strisce che tutti i cittadini hanno visto, di colore rosa, sono dai 10 ai 20 cm. Quindi abbiamo con serenità scritto, dopo una serie di verbali e un risultato a cui si è arrivati dopo tanta fatica: noi otteniamo oggi da Enel una fideiussione da 1 mln e mezzo di euro. Prima c'era una fideiussione di 76mila euro. Non è responsabilità di Enel, non è responsabilità degli uffici. Abbiamo preso un regolamento che prima non si riusciva probabilmente, con la carenza di personale che c'è, a fare. E noi adesso abbiamo avuto la possibilità di prenderlo e di farlo rispettare con grande collaborazione con tutte queste aziende che hanno capito che non si poteva dilaniare in questa maniera la città. Quindi, si interviene sull'asfalto con i ripristini sani di Enel e fibra: vi esorto a guardare viale dei Normanni e viale dei Bizantini. E' stata asfaltata da Enel un'intera metà strada. Perché la norma prevede metà strada e non la carreggiata: cioè, se c'è un parcheggio, devono asfaltare anche quello. Quindi un po' recuperiamo questi interventi malfatti, un po' utilizziamo questo masterplan, un po' ci sono interventi già in cantiere su Piterà, via Alto Adige, viale dei Normanni, santa Elia, Gagliano, Cuturelle, via Puglia, via Curtatone, via Mario Greco, viale Enza, santa Domenica, via Milelli, zona piazza Roma, Janò, via Izzi de Falenta. Sono due anni e mezzo che governiamo - ha nuovamente evidenziato Pasquale Squillace -: fatecelo fare! "

Grandi opere: si parla del Porto. C'è il finanziamento storico di 20 mln di euro, e se ne stanno aggiungendo altri 12. Adesso bastano i soldi? E poi la strada intrapresa del project financing è quella giusta? "Colgo l'occasione per ringraziare il grandissimo impegno del vicesindaco Giusy Iemma - ha affermato Pasquale Squillace , che sta seguendo il porto in primissima persona. Io ne parlerò per la competenza da assessore ai lavori pubblici, ma su questo argomento, a me carissimo, la persona giusta da intervistare è Giusy Iemma. La situazione del porto: 20 mln per il completamento del porto sono presenti dal 2011. I fondi erano visibili sul sito di Open Coesione di Fabrizio Barca. 2011-2024, primo problema: aumento di costi. Non devo dirlo io che c'è un aumento di costi molto importante con questo grande tempo che passa. Quindi è stato necessario intercettare delle nuove somme e colgo l'occasione per ringraziare la Regione, e per ringraziare l'impegno del presidente Mancuso. Amo la mia città, e quando si parla di opere di questa caratura non devono esistere i colori politici, sennò vuol dire che non abbiamo capito nulla di cosa sia la politica. La politica deve confrontarsi su visioni differenti. Il porto riceve dei soldi, e stiamo attendendo di capire se davvero entreranno tutti questi altri soldi o se c'è qualche problematica che stiamo approfondendo. Quindi noi avremo circa 32 mln di euro, dovremmo averli. Ribadisco: 20 + 12. Speriamo che siano questi, sennò è difficile portarlo a casa. Perché l'appalto di concessione? L'appalto di concessione non è il project financing: l'origine è la necessità che chi realizza il porto sia interessato a finire l'opera. Se io sono quello che lo costruisce, e sono  anche quello che ne trae beneficio dalla concessione, il mio interesse è finirlo subito. Perché io guadagno molto di più dalla concessione che dall'opera. E quando faccio un'opera che poi devo usare, la faccio per come serve. Fare un porto non è semplice: Catanzaro non è ancora una città di mare, sta andando verso la città di mare. E ancora lì il grande impegno di Giusy Iemma sulle politiche del mare, per costruire questo rapporto con il mare a Catanzaro. Quindi avere un'impresa che vince una gara del genere, che è interessata a gestire il porto. Noi abbiamo fatto la richiesta di un piano economico finanziario che è in bozza"

Cosa vi aspettate? "Ci aspettiamo che funzioni - ha detto, senza mezzi termini, Pasquale Squillace -. Che funzioni!" A Tropea c'è un porto che funziona: "Vero. Ma Tropea e Catanzaro non sono la stessa cosa. Tropea e Vibo Valentia non sono la stessa cosa. Vibo Valentia e Portorosa non sono la stessa cosa. Siamo nel 2024: fare un'analisi di quella che può essere la ricaduta economica è fondamentale, fa parte della modernità. Io devo essere sicuro che il porto sia sostenibile. Quali sono le dimensioni tipiche che il nostro porto riceve? Andiamo a vedere, facciamo una foto del porto di Catanzaro e una foto del porto di Tropea. E vediamo semplicemente la dimensione delle barche. Non è la stessa! Si va ad occupare il porto con dimensioni, costi ed economie differenti. Significa che non è sostenibile? No. Significa che devi creare le condizioni di sostenibilità. Dopodiché il nostro porto è grande quanto uno dei porti di Barcellona. Non è piccolo, sarà un grande riscontro per tutta la città dal punto di vista economico. Sarà un volano economico stupefacente. E devo dire che noi stiamo già lavorando con il terzo specchio acqueo, che andrà in gara, e speriamo veda la luce presto, la gestione dei pescherecci affinché abbiano uno spazio adeguato. Quindi anche lì Giusy Iemma sta lavorando per consentire a questi pescherecci di avere uno spazio decoroso. Però non dimentichiamoci che, quando siamo arrivati, si entrava al porto e con la macchina si poteva finire direttamente in acqua. Lo abbiamo delimitato, abbiamo fatto una cancellata, abbiamo sistemato l'illuminazione, l'abbiamo reso gradevole. Sulla pavimentazione però dobbiamo chiedere a chi gli è mai venuto in mente di mettere quelle mattonelline su una zona carrabile ad alta densità, ma con i soldi del porto li sistemeremo".

Altra opera nel quartiere marinaro: ponte sulla fiumarella, che ha avuto un blocco. Finanziamento di 4.3 mln: la situazione si dovrebbe sbloccare verso metà novembre. Però come mai c'è stato questo blocco? Il cronoprogramma prevedeva come termine di fine lavori maggio 2025: ce la facciamo per la prossima estate? "Ce la dobbiamo fare - ha sottolineato Squillace -. Io ho una grande fortuna: ho vissuto 15 anni a Catanzaro Lido, 15 anni a s.Maria e quelli che sono rimasti, avendone 50, a Catanzaro centro. Mi sento molto marinoto, come si sual dire, Ed io quel ponte, in quella strettoia, l'ho fatto da ragazzino, quando la sera si andava a cercare di conquistare qualcuno, no? - ha affermato sorridente il neo assessore - Allora, per me è importantissimo perché vengo da quel posto lì, però la genesi di quest'opera è importantissima. Intanto ancora un ringraziamento, perché è un'altra dimostrazione di collaborazione fra parti opposte politiche, visto che il sindaco Fiorita e il presidente (del consiglio regionale ndr.) Mancuso hanno collaborato perché questo porto avesse il finanziamento e non si perdesse. Perché se da una parte la Regione ci dà il finanziamento, dall'altra parte il sindaco Fiorita, gli uffici tecnici, il dirigente Laganà, hanno fatto un lavoro stupefacente perché, ragazzi, in due mesi e mezzo è stato fatto un progetto ed è stato mandato in gara. Non dimentichiamo questo. E se non avessimo tenuto quei tempi avremmo perso i soldi: partiamo dal primo obiettivo raggiunto. Poi un'opera del genere non è una bazzecola, stiamo lavorando in alveo fluviale. Vi dico le criticità con grande serenità: c'erano due tratti fognari che erano previsti in progettazione, ma chiunque abbia fatto progettazione sa... Sennò non esisterebbe la direzione dei lavori, non ce ne sarebbe bisogno. Il progetto vai e lo realizzi! No, durante i lavori questi due tubi, perché purtroppo abbiamo trovato un tubo vecchio della fognatura che non è stato rimosso, sono andati a cadere su alcuni pali rispetto alla previsione di progetto. Perché tu poi non puoi capire se c'è una rotazione o un'inclinazione. Quindi si è dovuto ripensare il posizionamento dei pali. In tutto questo in quella zona ci sono delle vasche di sollevamento della fogna della città: tutta la fogna della città arriva là, viene pompata dal depuratore, e lì c'era un quadro elettrico che si trovava nel bel mezzo delle cose. E ci sono stati dei tempi tecnici per spostare il quadro elettrico da un'altra parte. Tutte azioni e operazioni che si sono rincorse in questo tempo. Bisogna sempre ringraziare l'ufficio tecnico, persone straordinarie delle quali ognuna fa un lavoro per 10. E lì cosa succede? L'11 novembre ci sarà la ripresa dei lavori. Ma un'altra cosa: fate benissimo a sollevare le problematiche, vi ringraziamo: per me è una cosa importante conoscere le criticità. Poi però proviamo un attimino ad aumentare questi incontri, così ci confrontiamo sulle criticità. Il ponte sulla fiumarella è un ponte in acciaio: quindi accanto alle opere che voi vedete nel posto c'è l'approvvigionamento dell'acciaio, la realizzazione dell'impalcato che avviene in un'officina ad Agrigento. Mi direte: 'Perchè non sei andato?' Ho già chiesto all'ingegnere Laganà di metterci in macchina ed andare - ha affermato, ridendo di gusto, Squillace -. Quindi presto andremo per vedere a che punto è. Se è partito, non è partito... Ovviamente poi ci devono essere i piloni impostati, perché altrimenti i punti di appoggio possono avere delle problematiche. Ma il ponte sulla fiumarella si farà, e sarà un'opera importante. Abbiate un po' di pazienza, ripeto".

Altri lavori bloccati: via Carlo V. Appalto complesso, da 2.1 mln di euro. Un anno fa, con un altro assessore, ci fu la ripresa dei lavori che subito si è arenata. Poi c'è stata la buona notizia della proroga del termine per realizzare i lavori fino a marzo 2025. E sappiamo che dal 7 ottobre in avanti ogni giorno è buono per la ripresa dei lavori. "Provo a spiegare cosa è accaduto anche su questo lavoro - ha detto Pasquale Squillace -. Questo è un lavoro del 2012. 2.1 mln di euro. 2012-2022. Noi entriamo nel 2022, ci sono stati 10 anni. Perché non è stato fatto? Non dirò mai che è colpa dell'amministrazione precedente, perché ci sono state anche allora delle criticità. Un finanziamento maledetto. Ovviamente un intervento del 2012 deve vedere, anche lì, nel 2024 un incremento dei costi, un nuovo rapporto con questa impresa. Lì abbiamo evitato di perdere il finanziamento, perché se si mandava all'aria il rapporto con l'impresa perdevi il finanziamento. Fare un'opera pubblica è complesso: quando hai a che fare con un'impresa che non ti risponde, la soluzione più semplice è quella di rescindere il contratto. Ma quell'opera lì non la fai più. E' molto più semplice fare l'eroe e dire di aver rescisso il contratto". Cosa che era stata fatta, tornando però indietro in autunno, è stato fatto notare. "Certo, si è tornati indietro perché quell'opera è importante. Il principale risultato di quest'opera è il raddoppio di via Carlo V: consentire un doppio senso di marcia, che può portare, nella nostra rivisitazione del sistema di viabilità, a delle soluzioni molto importanti. Io sono ottimista, dico che c'è una direzione lavori che si sta dando un gran da fare, c'è un'impresa che sta adesso collaborando, abbiamo un'ottima interlocuzione con Ferrovie della Calabria, ci sono delle interlocuzioni nuove che si sono create nel tempo. Nessuno ha sbagliato prima, ci sono state delle criticità che stiamo risolvendo. Via Carlo V è un'altra opera che dobbiamo fare".

Quanti posti ora? E' cambiato il quadro: rispetto ai 100 di un anno fa ora sono un po' di meno, una cinquantina. "Proprio così: una cinquantina - ha affermato Squillace -. E diventerà anche questo uno snodo di interscambio modale anche per il trasporto delle merci nel centro storico. 50 posti, ma ribadisco il problema fondamentale lì è il doppio senso. 50 posti, bene. Ma se sono 48 non mi strappo i capelli".

Parcheggi: multipiano. Sulla carta ci sarebbero i 5 mln di euro dell'accordo di programmazione, che non sono mai stati contabilizzati. Bisogna metterci una pietra sopra? "No, assolutamente no, non dobbiamo. I parcheggi per il centro storico sono fondamentali. Però è sempre stato criticato, secondo me ingenerosamente, il sindaco, perché manca una visione. Ma non è così: la visione c'è, il sindaco l'ha battezzata con gli interventi che ha messo in piedi e la ripete puntualmente. La città è una specie... Non so, assomiglia un po' alla Sardegna il territorio del comune di Catanzaro, io amo fare ste piantine... Ha 40 nuclei abitativi che devono essere collegati tra di loro. Ecco, da sud a nord, passando per il centro storico, noi non dobbiamo mai perdere di vista la metropolitana di superficie, cosa fondamentale. Sono state spostate 5000 persone che entravano ogni giorno nella città 25 anni fa a Germaneto. Questo è un fatto. E vogliamo piangere e lamentarci? No, ma è un fatto, e la metropolitana, il famoso pendolo, consente a queste persone in 7 minuti di arrivare in quello che il sindaco Fiorita ha definito come il nodo di interscambio modale della città che è Catanzaro Sala, dove c'è l'intenzione, ci sono i finanziamenti e si è partiti con la gara di progettazione per fare un'area di interscambio con un'autostazione per le linee extraurbane. Da lì si arriverà alla funicolare e abbiamo già i soldi, perché abbiamo un mln e 700 mila euro per la ristrutturazione della funicolare, e per quel maledetto collegamento pedonale che chiunque di noi, passando e vedendo quel ponte arrugginito, prova una mortificazione quanto meno da cittadino, da amministrazione non so neanche raccontarvi cosa".

Là vicino c'è parco Romani. "Questa è un'altra grande chiave. Parco Romani - ha continuato Pasquale Squillace - non si risana se gli metti di forza qualcuno. Parco Romani lo rilanci se lo fai diventare appetibile. E quando lì arriveranno la metropolitana da Germaneto, da Catanzaro Lido, gli autobus extraurbani dalla 280... Consentiremo tramite questo percorso pedonale, e in futuro un percorso meccanizzato moderno, non con i tapis roulant perché lentissimo, fino alla funicolare. Ragazzi, è una piccola rivoluzione: il parcheggio della funicolare è il parcheggio del centro città, ma deve essere appetibile e visibile".

Quindi la visione è quella di non fare entrare nel centro storico tante auto: "Esatto, ma devi pensare anche al centro storico. Tant'è che sapete benissimo che nei progetti del Cis di Nicholas Green avevamo immaginato un parcheggio sotterraneo che purtroppo non si può fare, ma stiamo immaginando qualcos'altro. Sicuramente, in un modo o nell'altro, con un progetto di finanza o con le economie che vengono dal Por mobilità, che è la stessa fonte che ci dà i soldi per ristrutturare la funicolare, il parcheggio multipiano del Politeama sarà risanato. Questa non è una cosa più in discussione. Qualcuno ci prenderà in giro, dicendo che vogliamo aprire il piano terra da quando siamo entrati: è vero, criticità, problemi incredibili, ascensori sistemati, il giorno dopo tutta la struttura rubata, problemi con l'acqua... Il problema che abbiamo scoperto, un po' a malincuore, è che gli ascensori pubblici hanno bisogno di un'approvazione dell' ANSFISA, cosa che non hanno mai ricevuto. Quindi una serie di problematiche. Adesso il sindaco su questo è determinatissimo: ha detto che il politeama deve partire, lo dobbiamo finire. Poi però io ho un sogno nel cassetto, da assessore ai lavori pubblici: non musofalo, ma io sogno il parcheggio Kennedy. Cioè un parcheggio che si colloca tra il nuovo tribunale e l'area ex standa dove c'è quel parcheggio sospeso che è fantastico, dove andavo con mia madre da bambino. In quella zona si può creare un multipiano che ha un diretto collegamento con la stazione della metropolitana, che è quella del tribunale. E significa arrivare in piazza Matteotti, significa aggredire il centro storico dai due lati, entrambi ad est, ma uno sopra e l'altro sotto. Perché avresti il politeama più giù e poi questo qui. Questi già da soli sono una rivoluzione. Però al momento su questo non c'è niente di concreto, ci sono delle bozze di progetto. Ma questo è un mio sogno nel cassetto, devo trovare il modo, i finanziamenti. Mi batterò per trovarli, ci credo molto, e credo che sia una grande rivoluzione. Speriamo di riuscire a farla. Ma a questo va legata una rivisitazione della mobilità e dei parcheggi perché non servono 1000 posti auto in un luogo. Servono 50, 50, 70, 100 distribuiti. Perché la nostra città è complessa. Poi intermodalità: io mi sposto sempre col monopattino, mi prendete anche in giro - ha detto ridendo Squillace -... Ma è necessaria l'intermodalità! Io, a Bologna, in dieci anni non ho mai portato la macchina da Catanzaro. Mai. Qualcuno dice che lì c'erano i trasporti che funzionavano: li faremo funzionare anche qui".

Quanto rappresenta un problema la carenza di personale di cui, storicamente, soffre il Comune? E quanto l'assessore Squillace è stato convinto dalle scelte di Fiorita sulla dirigenza? "Partiamo dal personale - ha iniziato, nel rispondere, Pasquale Squillace -. Ribadisco, io farò di tutto per non dire che chi c'era prima ha sbagliato: odio profondamente chi fa la gara cattivi e buoni, delinquenti ed onesti. Ognuno di noi, tutti quelli che si sono succeduti in queste amministrazioni, lo hanno fatto per governare la città. Se qualche delinquente c'è stato, ha provveduto la magistratura. Però alcune scelte si fanno, e sono politiche. Se noi, ai tempi del sindaco Furriolo, avevamo 970 dipendenti e oggi ce ne abbiamo 250 non c'entra niente il turnover: vi prego, non è possibile. Se negli ultimi 10 anni siamo passati da 450 a 250 non c'entra niente il turnover, sono scelte che io non discuto, non dico che è sbagliato. Ma non è la scelta che avrei seguito io. Non è la scelta che avrebbe seguito questa amministrazione. Perché io vi esorto a fare una attività che ho fatto io: sono andato in internet, e ho cercato le città più efficienti d'Italia. E ho verificato il rapporto tra personale nell'amministrazione e popolazione. Il rapporto è 1 a 7, noi siamo a 1 e 2.5. Ok, ti sto parlando di Reggio Emilia, di Ancona, di Pisa. Di città che sono geomorfologicamente, e a livello demografico, sovrapponibili con Catanzaro. Le cose che stiamo facendo sono dei miracoli: questi impiegati fanno dei miracoli, credetemi. Anche da questo punto di vista invertiamo questo processo, dove la cittadinanza vede in questa macchina burocratica il Checco Zalone di turno. Io non escludo che ci sia qualche Checco Zalone, però vi posso dire che ci sono anche Checco Zalone nei lavori esterni, in soggetti che non sono nella pubblica amministrazione. Io quello che vedo nell'ufficio nel quale io sono l'assessore è un lavoro continuo: racconto spesso l'aneddoto che c'è un impiegato comunale che torna il sabato perché durante la settimana non riesce a lavorare, perché entro ed esco, entro ed esco. Sabato. Sabato! Non è dovuto. Quindi questa è la prima cosa. Sul tema dei dirigenti: ragazzi, il sindaco Fiorita ha un enorme difetto. E' una persona profondamente onesta: è questo il problema? I dirigenti non si scelgono, sono frutto di concorso. Qualcuno mi può dire, e devo dire su questo con il sindaco ho avuto anche confronti importanti, 'ma tu hai 6 mesi, verifica se ti convincono o non ti convincono'. Però le cose si fanno con criterio. Nicola Fiorita è una persona con la testa sulle spalle, e che fa attenzione a quando si rapporta con delle persone, perché dall'altra parte non c'è un numero: ci sono delle persone, delle famiglie, delle strutture. Ah, qualcuno dice, ' ma il dirigente se non è bravo poi te lo tieni per tanti anni! '. Dirigenti non bravi non ce ne sono. Charles Leclerc sulla Ferrari, o Verstappen? Non lo so: io dico che sui dirigenti con cui sto collaborando adesso onestamente non ho nulla da eccepire. Onestamente l'ingegnere Laganà, per la sua grande esperienza, ci ha dato un grande supporto. L'ingegnere Fusto, con tutta sincerità, siamo riusciti ad ingranare ed adesso si stanno facendo delle ottime cose".

Però qualche differenza di veduta c'è stata: "E come fanno a non esserci, sono fisiologiche - ha detto Squillace -. Sennò ci prendiamo in giro. Non ha differenze di vedute chi si pone sull'Aventino e neanche si confronta: io sono abituato a confrontarmi, anche in maniera importante, con tutti. Poi, alla fine, devi portare una sintesi e devi lavorare con queste persone. E devo dire che alla fine il lavoro si sta facendo e bene. Voglio dire che sull'emergenza il dirigente Fusto ha fatto in maniera più che egregia il suo lavoro, adesso stiamo avviando con la revisione del piano triennale delle opere, quelle elencate prima: quella della protezione civile sono sotto la guida dell'ingegnere Fusto. Poi vediamo come andiamo avanti".

Quando si interviene su viale dei Normanni? "Ci sono due interventi. Il primo intervento è di 3 mln di euro nella prima parte del costone, quindi quello vicino alla strada. Siamo già in fase di gara di progettazione. Una volta realizzato il progetto, partiranno i lavori. Speriamo di essere celeri su questo perché è una situazione delicata. Ma ci sono altri soldi sulla vallata di Viale dei Normanni, che sono delle economie per la progettazione degli interventi sulla vallata. Quindi da una parte abbiamo 3 mln sulle opere, e dall'altra abbiamo dell'economia per riprogettare la vallata". Interdizione di uso di acqua potabile nel centro storico: "L'ordinanza sindacale deve avere queste indicazioni per evitare: è molto meglio che qualcuno in più non utilizzi l'acqua e non il contrario. Non dobbiamo rischiare che qualcuno utilizzi l'acqua. Fermo restando che noi ci auguriamo che ci sia un rientro".

Questione stadio. 1 mln di euro che poi non sarà destinato tutto ai lavori per la tribuna centrale: ce la facciamo coi tempi del Pnrr, che sono diversi dall'altra fonte di finanziamento, cioè i residui 6 mln di euro del nuovo Fsc? E poi cosa ci si può aspettare? "Sullo stadio c'è una garanzia per i cittadini e per i tifosi del Catanzaro: si chiama Nicola Fiorita. E' un tifoso sfegatato, non ho mai visto un tifoso a questi livelli, quindi state tranquilli che questi interventi verranno realizzati. Le economie del Pnrr prevedono la rimozione dell'attuale copertura della tribuna e  la realizzazione di una parte della tribuna. Questi lavori non vengono inficiati dalla visione d'insieme, dal masterplan. Perché, prima di arrivare alla realizzazione della copertura, bisogna smontare l'infrastruttura, bisogna realizzare tutte le opere a valle che si possono realizzare mentre c'è il campionato. Questo implica che quando io avrò il masterplan potrò (ed è un dono di Confindustria, che ringrazio e a cui non voglio mettere fretta)... L'idea è quella di avere in breve tempo un masterplan che dà la visione della città, dello stadio e del contorno. Come sarà? Una conchiglia con dei parcheggi? Una struttura tipo lo stadio di Genova, molto cubiforme? Che forma avrà nel suo insieme? Determinata quella forma, si concluderà quell'opera: si concluderanno le due parti di tribuna che non riesci a fare col milione del Pnrr, si partirà sulla curva ovest. Questo masterplan consentirà di fare le realizzazioni a step per tutti i soldi che arriveranno: spenderai un mln, spenderai 6 mln, ma se poi ne arriveranno altri avrai la possibilità di completare questa visione dì insieme. Sennò continuiamo a costruire a pezzetti: mi sembra che questa del masterplan sia un'idea importante". Rimane il cronoprogramma 2028 per i 6 mln? "Non lo so questo, vediamo un attimino come va. Non la vedo così male".

Scuole: "Ci tengo moltissimo, e ci tengono moltissimo il sindaco Nicola Fiorita, l'amministrazione Fiorita e i consiglieri che lo supportano. Le scuole sono una visione politica: dal primo giorno abbiamo investito sulle scuole. Ribadisco, non dirò mai che chi ha fatto prima ha sbagliato e noi siamo stati i più bravi, ma se io decido di non spendere i soldi sull'ente fiera e sulla galleria Mancuso, e li metto sulle scuole, non sono più bravo. Ho fatto una scelta politica: questa è la politica, confrontiamoci su questo. Abbiamo messo in efficientamento energetico 7 scuole, abbiamo chiuso il contratto Consip. tutelato a livello nazionale, perché i contratti Consip hanno delle tutele maggiori rispetto a tutti gli altri. Questo contratto consente di avere un'azienda, una società che cura tutta la parte dell'impiantistica di tutte le scuole. Quando siamo arrivati qui 57 scuole venivano gestite con la telefonata all'ufficio tecnico, con la lettera all'ufficio tecnico. Un inferno!  Adesso c'è una società che se ne occupa, e che si assicura l'efficientamento energetico, e l'abbattimento di consumi energetici. Perché poi sulle scuole? Perché la città del domani sono i nostri figli. E quando io amministrazione spendo 1 mln di euro in canone su Consip per efficientare le scuole, milione di euro che dobbiamo ancora spendere e abbiamo 6 anni per farlo... Abbiamo speso 1 mln di euro per quello che si chiama extracanone interno per risanare due  scuole: Aldisio e Manzoni. Significa che tramite Agenda Urbana questi soldi che non sono stati spesi sull'ente fiera, metto nell'extracanone, e quindi nella possibilità di spesa immediata la ristrutturazione. All'Aldisio e alla Manzoni c'è l'area climatizzata, che non è una cosa figa. E' una cosa che fa risparmiare energia e dà comfort ai bambini. Abbiamo speso un altro mln in extracanone su 5 scuole: Samà, Aranceto, Siano Nord, Campagnella, Materdomini Giglio. Queste scuole sono efficientate, sono comfort per i bambini, sono qualità del vivere delle scuole per i bambini. Nella scuola Aranceto Chiattine, che già funziona, l'amministrazione Fiorita ha messo 150mila euro in più. Mattia Preti, S.Maria, per poterla chiudere l'amministrazione Fiorita ha messo 100mila euro in più. S.Janni: lavori in corso. Patari Rodari: previsto nuovo corpo di fabbrica, la progettazione è già fatta. Asili nido: abbiamo l'asilo nido di Piano Casa con i lavori in corso e grazie a questo asilo nido, Pnrr, siamo riusciti ad ottenere altri due progetti. Viale Crotone e Siano, che abbiamo preso da altri comuni che non sono stati bravi a spenderli. Il comune di Catanzaro è stato bravo: ha speso bene, ha ottenuto la possibilità di prendere questi altri due finanziamenti. Palestre: abbiamo ristrutturato 4 palestre. Aldisio, Vivaldi, Manzoni, Patari Rodari".

Depuratore: "Abbiamo fatto due linee precise - ha detto Squillace -. Una quella del commissario, ne parleremo un altro giorno. L'altra, manutenzione straordinaria. L'amministrazione Fiorita, il sindaco Nicola Fiorita, ha deciso di prendere un mln 900 mila euro di mutui accesi e residui di mutui accesi che potevano essere spesi per strade, buche, parcheggi, strisce, parcheggi per i disabili. No. C'è stata una scelta precisa: abbiamo scelto di togliere la puzza da Catanzaro Lido, da quel benedetto depuratore, e ridurre il rischio ambientale a mare. Quest'anno il mare era più pulito non per un miracolo o per un caso, ma perché qualcuno si è impegnato, e io vorrei che questo fosse riconosciuto a questo sindaco. E ricordo un'altra cosa: questa città da 10 anni è in infrazione perché ha il 30% di territorio non collettato e col commissario della depurazione abbiamo avviato questo discorso. E in questi giorni stiamo collettando via Sicilia e via Bellino. Stiamo procedendo anche grazie all'interlocuzione con dei consiglieri comunali all'intervento su via Busento, dove abbiamo scoperto delle criticità. Stiamo intervenendo per poterle risolvere".

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