A Catanzaro Capitale pontili, rifiuti e lo stato del centrodestra: parla Eugenio Riccio

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  13 dicembre 2024 20:48

di MARCO VALLONE

Nell'ultima puntata di Catanzaro Capitale, la trasmissione de La Nuova Calabria condotta da Gabriele Rubino, dopo una prima parte dedicata al cartellone natalizio ci si è poi concentrati su alcune questioni cittadine di rilievo. L'appalto sui rifiuti, ad esempio. Ma non solo. Si è discusso anche di un altro argomento caldo. Siamo quasi all'inizio dell'inverno, però la stagione estiva si programma. Il porto di Catanzaro per tanti anni ha avuto il problema della mancanza dei pontili, in attesa del faraonico progetto di riqualificazione che dovrebbe riguardare su un piano più globale l'infrastruttura portuale. Vedremo se prima o poi vedrà la luce, e in che forma. Con un project financing? Si vedrà.

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Però intanto restiamo sui pontili. Quindi i servizi ai diportisti e ai pochi turisti che arrivano. Nella seconda parte della trasmissione se n'è discusso col consigliere comunale e provinciale Eugenio Riccio. Ci sono due pontili che sono gestiti da un operatore privato, e la concessione è in scadenza a gennaio 2025. Nel disegno dell'amministrazione, oltre all'affidamento del terzo specchio d'acqua alla Catanzaro Servizi, che è stato fatto pochi giorni fa, e oltre al pontile comunale destinato ai pescatori, ci sono questi due pontili, gestiti dall'operatore privato. Nella conferenza dei servizi, in cui varie istituzioni si confrontano, è stato negato l'ampliamento, che era una delle opzioni messe in campo dall'amministrazione comunale. Ma c'è di più. Nel corso della conferenza dei servizi, al di là dell'ampliamento, sono emerse criticità sulla concessione demaniale originaria. E non poche. Non è un caso che una delle associazioni dei diportisti abbia lanciato un grido d'allarme, proprio qualche settimana fa, sull'incertezza che si avrà sulla gestione dei pontili.

“Intanto specifichiamo una cosa – ha esordito sull'argomento il consigliere comunale d'opposizione Eugenio Riccio -: per il completamento del porto ci sono 30 milioni di euro. Sono fondi regionali. Lo dico non per vanagloria, ma c'è stato un impegno importantissimo in questo senso da parte del presidente del consiglio regionale. E questo impegno andrebbe valorizzato con un'accelerazione di questi lavori che possano portare al completamento del porto. Perché io non credo al project financing e a un privato che mette 15 milioni: mi sembra un po' fantascienza. Io sono molto coi piedi per terra: ci sono i soldi, andiamo a concludere i lavori del porto. Questa è l'idea che ho io, che ha Filippo Mancuso, e che hanno le persone che politicamente fanno riferimento a noi. Dopodiché c'è la gestione dei pontili: noi su questo abbiamo avuto sempre una posizione molto chiara. I pontili devono essere gestiti dal pubblico, e quindi dal Comune attraverso la sua partecipata: la Catanzaro Servizi. Spieghiamo perché: intanto diamo unitarietà alla gestione all'interno del porto, perché chi conosce le vicende portuali sa che il porto è veramente un porto di mare, una zona franca dove c'è di tutto e di più. E questo malgrado l'impegno pazzesco della capitaneria di porto, che non mi stancherò mai di ringraziare, perché il lavoro che sta facendo sul fronte ambientale è davvero un lavoro che meriterebbe un Oscar. Stanno facendo un lavoro incredibile”.


“Rimangono però – ha evidenziato Riccio – tutta una serie di situazioni di illegalità più o meno diffusa. La gestione unitaria della Catanzaro Servizi porterebbe chiaramente ad una semplificazione della gestione interna al porto, ma soprattutto contribuirebbe a portare all'interno delle casse del comune di Catanzaro, abbiamo fatto un calcolo, qualcosa come un milione/ un milione e 200mila euro all'anno. Cifra che potrebbe servire per essere reinvestita nel verde. Oppure, abbiamo il problema dei marciapiedi? Prendiamo 300mila euro e li utilizziamo per pulire i marciapiedi. Abbiamo il problema della Fondazione Politeama? Prendiamo 200mila euro e li investiamo là”.

Domanda degli scettici: come fa Catanzaro Servizi, che non ha operatori specializzati su questo settore, a fornire servizi ai diportisti? “Risposta semplicissima – ha affermato il consigliere Eugenio Riccio -. Intanto non si tratta di gestire una centrale nucleare: si tratta di gestire dei pontili che, per quello che vedo io quotidianamente, mi sembra un lavoro abbastanza semplice. Non mi sembra un lavoro complicato. D'altra parte loro hanno preso già un pontile: cominciano a sviluppare un minimo di know how sulla gestione di questo pontile. Tra le altre cose c'è un pontile comunale che non si sa come venga gestito. Sappiamo per certo che c'è una delibera del Comune di Catanzaro, una delibera di giunta dello scorso anno, secondo cui questo pontile, che è stato realizzato con i fondi della pesca che doveva essere utilizzato dai pescatori di piccole barche, può essere utilizzato anche dai natanti dei privati, per una porzione, con delle concessioni temporanee di massimo 30 giorni. Ho fatto un'interrogazione qualche giorno fa e ho chiesto: 'scusate, ma quante concessioni abbiamo dato? E soprattutto, quanto abbiamo incassato'? Credo di non essere lontano dalla verità nel sostenere che abbiamo incassato qualcosa che è vicino allo zero. In un anno. Questo lo verificheremo, ed ovviamente renderemo edotta la cittadinanza. Allora la domanda è: perché non dare in gestione il secondo pontile comunale, che già abbiamo, alla Catanzaro Servizi? Stiamo parlando di una società in house, del Comune di Catanzaro, che ha circa 200 dipendenti. Ma veramente scherziamo?”


“Non si capisce perché ci sia una componente molto importante del consiglio comunale che tifa per questa soluzione. Tifa per una soluzione pubblica. Tifa per una soluzione che faccia gli interessi pubblici. Poi, come sempre succede per la ditta della spazzatura, per la ditta del verde, e per tante altre situazioni, c'è chi tifa per il privato. Noi tifiamo per il pubblico – ha commentato Riccio -. La proposta è questa. Per quanto riguarda le criticità di cui si diceva prima, sembrerebbe che ci sia un'attività d'indagine da parte della procura. Attività che è stata delegata alla capitaneria di porto. E sembrerebbe, uso il condizionale, che siano state riscontrate anche delle irregolarità. C'è chi le definisce, in maniera un po' semplicistica, 'cosettine'. Ma io ricordo che sono state ritirate delle concessioni a Catanzaro, e quindi lidi storici, pizzerie che esistevano da 30/40 anni, perché non si era pagata una rata o perché non si erano pagate 3 rate. Perché, come hanno scritto gli uffici comunali, è venuto meno il rapporto di fiducia. Allora il rapporto di fiducia vale per tutti, o vale soltanto per alcune persone a cui, dopo 40 anni, è stata ritirata la concessione demaniale? E parliamo di lidi storici. Io rimango sempre dell'opinione che la legge deve essere uguale per tutti. E anche in questo invito il sindaco ad una maggiore autorevolezza. Abbiamo votato in consiglio comunale, nei giorni scorsi, il piano industriale della Catanzaro Servizi, nel quale tutti quanti i consiglieri comunali, essendo stato votato a maggioranza (quasi all'unanimità), hanno deciso che venissero affidati maggiori servizi alla Catanzaro Servizi. Partendo dal porto”.

“Ultimissima cosa: qualcuno dice che non si possono fare affidamenti diretti alla Catanzaro Servizi – ha accusato il consigliere Riccio -, che è una società in house del Comune. Poi però il nostro amico direttore generale della Fondazione Politeama ci dice che hanno fatto l'affidamento diretto al direttore artistico. Cioé, al direttore artistico puoi fare l'affidamento diretto e alla tua partecipata non puoi fare l'affidamento diretto? Io dico questo: andatevi a vedere un po' in tutta Italia i porti. Ovviamente non i grandi porti, ma quelli piccoli turistici. Sono gestiti dai Comuni, con le partecipate. Il porto di Capri, che è un gioiello, è stato affidato alla partecipata del Comune di Capri con un affidamento diretto. Allora non si capisce perché a Catanzaro su queste soluzioni si trovi sempre il cavillo. Noi becchiamo 20 pagine dell'Anac (sull'appalto rifiuti, ndr.), sulla gestione del Natale lasciamo stare, e poi ci andiamo a perdere sul fatto che non possiamo affidare i pontili a una nostra partecipata, che è un'operazione assolutamente legata e legittima”.


Cambio d'argomento. Talerico è da poco passato nei banchi dell'opposizione del consiglio comunale: in quelli di Forza Italia nello specifico. Nei suoi interventi pubblici profetizza che tra gennaio e febbraio potrebbe succedere qualcosa di eclatante a tal punto da far cadere l'attuale amministrazione comunale. Ma, anche ove fosse, il centrodestra è pronto ad affrontare la sfida della campagna elettorale da qui a pochi mesi? “Posso rispondere con una domanda – ha chiesto provocatoriamente Riccio -? Esiste il centrodestra a Catanzaro? Io lo vado dicendo con molta tranquillità: credo che non esista il centrodestra a Catanzaro. Perché se il centrodestra, in Comune e non solo, non marcia compatto, ed ognuno va per i fatti suoi... Se il centrodestra fosse compatto l'ipotesi di Talerico sarebbe assolutamente percorribile. Sarebbe un'ipotesi assolutamente valida. Il problema è che oggi non esiste il centrodestra in città: non vedi iniziative comuni. Quindi al momento penso che questa sia un'ipotesi di fantascienza allo stato puro”.

“Parliamoci chiaro. Io, a ogni consiglio comunale – ha incalzato il consigliere Riccio -, non so chi siano i consiglieri di maggioranza e non so chi siano i consiglieri di minoranza. Si è detto in tempi non sospetti che chi ha sostenuto Fiorita non sarebbe stato candidato con il centrodestra. Credo che questo buon intento, anche di buona politica, sia rimasto lettera morta. Quindi qua si vuole tenere tutto a bagnomaria, la verità è questa, in attesa di non si sa che cosa. Per cui, al momento la situazione è questa. Il sindaco e la sua maggioranza, giustamente, si permettono il lusso di fare tutte queste operazioni inenarrabili. Perché ripeto, se ci fosse stato un centrodestra forte, questi qua li avremmo mandati a casa. Davanti a fatti così eclatanti, così clamorosi, è chiaro che tu li mandavi a casa. Non c'è la volontà di mandarli a casa, e non c'è il centrodestra come noi lo intendiamo. Ma questo problema non è solo a Catanzaro”.

“Negli Stati Uniti – ha evidenziato Riccio in una parentesi di politica estera – ho seguito il dibattito delle elezioni presidenziali. Là sono tutti allineati: o stai coi democratici, o stai coi repubblicani. Non esistono vie di mezzo. La politica là ha ancora un senso. Ma qua no. Ed è un peccato ripeto. Perché l'amministrazione è in grossissima difficoltà. Poi sì, ci auguriamo tutti quanti che vengano fatte le feste di Natale, ci auguriamo che i pontili quest'estate... Però vedi delle cose assolutamente incredibili. E non si può far finta di non vedere. Io tifo per le feste di Natale, tifo perché corso Mazzini sia pieno di persone. Però come fai a venire qua a dire che 'stiamo lavorando per iniziare il 19 dicembre'? Ma ste cose qua nemmeno nel Burkina Faso! Se si va a Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso, le luci le hanno messe 3 mesi fa. A Borgia hanno fatto un programma: invito i catanzaresi ad andare sul sito 'Visit Borgia'. Penseranno: 'ma siamo a Los Angeles'! E sto parlando di un'amministrazione di centrosinistra. A Catanzaro diventa tutto complicato: abbiamo i mercatini di Natale con lo stand della Confartigianato. Ma che mi rappresentano? E si trascina tutto quanto con un logoramento, sia per chi fa il sindaco e sia per la sua maggioranza. Ma il problema è che – ha concluso Eugenio Riccio - il logoramento è per la città”.

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