Catanzaro, Carmela Bueti presenta il suo libro "Frammenti di Emozioni"

di GAETANO MARCO GIAIMO

È stato un incontro senza dubbio suggestivo quello vissuto oggi pomeriggio all'interno della sede del Circolo Catanzaro 1871 nel Largo Zinzi del capoluogo: la pittrice e scrittrice Carmela Bueti ha presentato il proprio libro "Frammenti di Emozioni", in un evento promosso dalla sezione di Catanzaro dell'Anfi, Associazione Nazionale Familiaristi Italiani. Diverse personalità hanno preso parte al dialogo con l'autrice, che ha saputo coinvolgere emotivamente i presenti attraverso il proprio viaggio.

Ad aprire gli interventi è stata il presidente dell'Anfi di Catanzaro, Maria Teresa Laurito: "La nostra associazione è multidisciplinare e si occupa di combattere il disagio giovanile in modo preventivo. La sezione di Catanzaro è attiva dal periodo della pandemia ma conta già 60 soci e numerose iniziative portate avanti, ringraziamo inoltre Carmela perché ha deciso di donare di tasca propria 1000€ ricavati da questo libro per finanziare un intervento mirato nel campo della formazione contro la violenza". Saluti istituzionali anche da parte di Paola Gualtieri, presidente del Circolo Catanzaro 1871, e Maria Gemma Talarico, vicepresidente del Coa di Catanzaro, che hanno entrambe espresso l'importanza di un'educazione ai sentimenti e l'interesse degli enti da loro rappresentati verso le attività culturali.

Si è poi entrati nel vivo della discussione, con l'avvocata Fabiana Fontanella a prendere per prima la parola e a sottolineare quanto l'avesse colpita la copertina del libro, che ritrae l'autrice coperta solamente da un sari, per introdurre la fotografa che ha realizzato lo scatto, Nadia Emmanuelle: "Non sono una fotografa ma quando ho conosciuto Carmela stavo facendo delle foto ad una manifestazione per conto di un amico e non ho potuto fare altro che concentrarmi su di lei. Da questo è nata la voglia di realizzare uno shooting e, nonostante fosse febbraio, le ho proposto di posare nuda ed è stato come un reciproco liberarsi di tabù e pregiudizi: questa è la foto che ci ha emozionato di più, ne abbiamo realizzate diverse e una è anche stata esposta. Da questi scatti è uscita fuori la sua anima, la sua libertà".

"Per me, i brevi aforismi di queste pagine non sono frammenti ma emozioni di una donna che ha vissuto le sue sofferenze e le sa trasmettere e rendere vive", queste le parole dell'avvocato Nicoletta Politelli, alla quale è seguito l'intervento della stessa Bueti: "Il dolore più grande che ho mai provato è stato assistere mio marito per sei mesi in ospedale prima che morisse. Una volta rimasta vedova vedevo tutto grigio, poi piano piano sono arrivati i miei nipoti e ho ricominciato a ridere: così mi sentivo più leggera e, giocando con loro, non ho più smesso di giocare. Ho iniziato a dipingere più seriamente quando ho capito di stare utilizzando uno stile simile a quello di Pollock e poi ho avuto l'idea di scrivere un libro: sempre con leggerezza ho abbinato brevi spunti ai quadri ed è nato tutto così. La vita è semplice se la rendiamo tale. I miei dipinti sono astratti e non hanno nome affinché ognuno ci veda ciò che vuole. Il segreto è farsi attraversare dalle emozioni senza trattenerle, bisogna avere il coraggio di lasciarle andare e non essere egoisti". Il maestro Alberto Badolato ha voluto dare il proprio punto di vista sui dipinti della Bueti e sul suo modo di lavorare e, prima della conclusione, la fotografa Giovanna Mangialardi - che ha realizzato le foto alle opere inserite nel libro - ha espresso la sua profonda gratitudine per l'autrice. La conclusione è stata affidata all'avvocato Laurito: "L'arte dà benessere interiore: soffermarsi su un'immagine e ragionare sul suo significato arricchisce la vita di ognuno di noi".

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