Nota di Fabio Celia, consigliere comunale di Catanzaro.
Catanzaro non può e non deve essere la città delle cicale e degli struzzi. Di chi cioè parla, senza mai aver fatto nulla. O, al contrario, ha fatto, e male, e adesso infila la testa sotto la sabbia. Ma non prima di aver avuto l'ardire di criticare quanti provano invece a cambiare le cose. Parlo, come ovvio, dell'amministrazione di centrosinistra alla guida della città. Che dopo l’acquisizione del Cinema Orso e il riconoscimento della bandiera blu adesso, a strettissimo giro, ha anche proceduto con l’installazione dei pontili nel porto di Lido! Questo, malgrado sia al lavoro da meno di un anno.
Dieci mesi circa, per l'esattezza, in cui però di cose positive ne ha già fatte tante. Certo, lo so pure io che tutto è migliorabile. Ci mancherebbe. Ma noi siamo alacremente impegnati per far riprendere a Catanzaro l'ormai dimenticato posizionamento nel panorama regionale e anche, se non soprattutto, la sua dignità e credibilità. Al di là di tutto, comunque, la bandiera blu e il montaggio dei pontili assumono un significato importante per l’economia di un quartiere, un'area sud e un'intera città, completamente distrutti dal ventennio di potere clientelare di centrodestra. Un sistema basato, lo ribadisco, su un clientelismo becero fatto di riparazioni di buche 'sotto casa', taglio di erbacce dove interessa, rapido rilascio di certificati e così via.
Ecco perché, pur essendo vigile su tutto ciò che accade a Catanzaro nella mia qualità di pubblico amministratore oltreché di capogruppo del Partito Democratico in Comune, non presto fede ai detrattori di professione. A quanti sanno solo aprire la bocca per criticare. A loro, però, dico semmai di scendere in campo e misurarsi nel concreto. Soprattutto se fanno… politica attiva. Così da capirne la forza e il consenso oltreché la validità dei progetti per amministrare il capoluogo. Altrimenti saranno soltanto delle cicale e degli struzzi, che contribuiscono a distruggere. Perché se non si è obiettivi, non si vive una condizione di normalità e non si rispettano elementari norme di civile convivenza, si è dannosi chiacchieroni complici di chi ha fatto vivere alla nostra amata Catanzaro una terribile fase di oscurantismo. Una sorta di nuovo Medioevo, da cui noi stiamo cercando di farla uscire pur facendo tanta fatica. Ma preferiamo il Rinascimento al Medioevo e quindi procediamo, come sempre, in direzione ostinata e contraria.
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