Catanzaro, Celia (PD): "Il centrodestra è smemorato"

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Il consigliere comunale Fabio Celia
  24 settembre 2022 03:00

Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale del PD Fabio Cella.

"Il centrodestra del consiglio comunale di Catanzaro sostiene che noi intoniamo soltanto una "canzone"; che il nostro sia insomma un disco rotto; che non abbiamo argomenti da opporgli, se non uno riferito unicamente ai pochi giorni di lavoro della maggioranza. Ma cosa vuoi contestare a chi ogni giorno passa il tempo a far pubblicare una raffica di comunicati stampa contro un sindaco, il nostro Nicola Fiorita, e la sua Giunta, attaccandolo su tutto. Sì, è proprio così. Arriva un cinghiale nel cortile di una scuola ed è colpa di Fiorita; si rompe una tubatura dell'acqua in un punto nevralgico, lasciando purtroppo a secco mezza città, ed è sempre colpa di Nicola; rimane dell'erba non tagliata in qualche luogo periferico, ma pur sempre importante, per oggettiva mancanza di tempo per pianificare tutti gli interventi o addetti al taglio da impiegare e indovinate per la minoranza di chi sia la colpa? Del sindaco, esatto. E magari, in questo caso, anche dell'assessore all'Ambiente, Aldo Casalinuovo. Risposta scontata, però. 
Solo che, come si diceva quand'ero bambino, a questi "irriducibili" colleghi bisognerebbe dare delle pillolette di fosforo o almeno fargli mangiare tanto merluzzo fresco per migliorare la memoria. Una necessità, considerato come questi grandi esperti dell'Amministrazione non ricordino quanto successo fino a giugno scorso e nei 16 anni precedenti. Che diventano 24, al netto dei circa 5 della sindacatura di Rosario Olivo in carica dal 2006 al 2011, quando al vertice di Palazzo De Nobili c'era il loro guru e leader Sergio Abramo. Però da loro (ri)messo in soffitta alla velocità della luce e appunto scordato. Nel "ventennio di cui sopra", infatti, i topi e le blatte a… passeggio erano evidentemente più chic degli ungulati; i rifiuti e il verde cresciuto a dismisura in ogni dove, con tanto di note di protesta del loro consigliere di Catanzaro da Vivere Antonio Mirarchi, erano in realtà un "grazioso ornamento" e la gestione a dir poco approssimativa e allegra di partecipate e Fondazioni una "conduzione creativa". Esagero nella presa in giro? No, mi limito esclusivamente a ricordare a quanti non fanno altro che scrivere e stigmatizzare i nostri presunti ritardi ed errori, come loro abbiano fatto autentici scempi nei due decenni ahimé passati al governo della cosa pubblica. Spesso brillando esclusivamente per elargizioni smodate a manager e dirigenti a loro vicini senza riscontri oggettivi. E che dire, infine, di Lido e del porto, a cui per ovvi motivi dedico le mie considerazioni finali. 
Parlo di un quartiere marinaro che, lungomare a parte a inizio anni Duemila, è stato via via abbandonato al proprio triste destino fra scarsa sicurezza, trascuratezza e sviluppo caotico e disordinato, anche con una serie interminabile di stagioni estive terminate con il segno meno davanti a tutti gli indicatori. Invece ad esempio di concentrarsi su un settore fondamentale come il Turismo, su cui il centrodestra avrebbe dovuto profondere il massimo impegno per elaborare una programmazione efficace in anni e anni di potere incontrastato. E invece, niente. Nulla di nulla. Salvo poi rimproverare quanti sono al lavoro da circa 75 giorni, con luglio e agosto di mezzo oltretutto. Logico no? In politica sì. Soprattutto se si ha a che fare con lo spudorato, pardon smemorato, centrodestra cittadino".

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