di FABIO CELIA*
"La vittoria del centrosinistra in Sardegna è un motivo d'orgoglio per me e tutti i riformisti. Che abbiamo nel cuore principi e valori ispirati a questa parte politica. Ecco perché la coalizione che ha portato Alessandra Todde al successo, il cosiddetto campo largo, è un esperimento, per così definirlo, da portare ancora avanti a livello territoriale prima e nazionale poi.
Dal momento che è pure una sorta di marchio di fabbrica del centrosinistra catanzarese. Fummo infatti noi a promuoverlo per battere la destra.
Anzi, la coalizione in cui una piccola parte della sinistra le aveva fatto da sponda aiutandola nel tentativo di (ri)prendersi il Comune in modo surrettizio e mascherato ovvero con un maquillage abbastanza grottesco. Un obiettivo per fortuna sfumato.
Così com'è naufragato domenica l'arrogante progetto della premier Giorgia Meloni di imporre plasticamente la propria leadership.
Un intento che non è andato a buon fine, venendo vanificato dall'accordo Pd-Cinquestelle con l'adesione e il sostegno di tante altre importanti forze progressiste. Che hanno ridimensionato appunto la Meloni e i suoi alleati.
Tra i quali, su tutti, una Lega uscita con le ossa rotte dalla tornata elettorale sarda, in cui ha per l'ennesima volta rimediato una figuraccia. Bene così, allora, e avanti tutta sinistra".
* consigliere comunale Pd di Catanzaro
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