Nota del consigliere comunale Antonio Corsi.
"La gente vuole dare consigli quando non può più dare cattivo esempio. La canzone di De Andrè si adatta perfettamente ad almeno sei consiglieri del fantomatico centrodestra che minacciano la non ricandidatura a coloro che sostengono Fiorita. Se il richiamo alla coerenza dovesse essere una regola certa, questi sei consiglieri meriterebbero il DASPO politico a vita. Quattro di loro infatti sono stati candidati nelle liste del centrosinistra a sostegno di Enzo Ciconte (anche se poi sono diventati “abramiani” al punto da votare il bilancio del “nemico” in sedute di seconda convocazione e con pochi intimi), mentre il consigliere di Fratelli d’Italia è “moralmente” responsabile della sconfitta di Valerio Donato – candidato del centrodestra - a cui è stato impedito di vincere al primo turno. Un altro recente consigliere di Forza Italia ha addirittura votato Fiorita al ballottaggio. Di cosa parliamo?
Quando i richiami alla coerenza vengono da chi non l’ha certo dimostrata negli anni (ma ognuno ovviamente è libero di fare le sue scelte) allora valgono meno della carta straccia. I sei mancati DASPO, nonostante si siano macchiati di gravi peccati contro il centrodestra, oggi sono pronti a recitare il ruolo di puri e duri.
Questa nota suscita ilarità, ma dimostra anche in che stato è ridotto il centrodestra a Catanzaro, affidato a pochi dilettanti allo sbaraglio, neanche lontanamente paragonabili ai veri Michele Traversa, Mimmo Tallini, Piero Aiello che la politica la sapevano fare e come.
Se il centrodestra fantomatico continuerà su questa strada, forse bisognerà cominciare a pensare seriamente ad una nuova coalizione moderata e di centro per le prossime elezioni comunali, come quella che portò a vincere il compianto architetto Benito Gualtieri.
Intanto la città prenda atto che i “coraggiosi e senza paura” si sono guardati bene dal mandare a casa Fiorita entro la data odierna, unica possibilità per votare in primavera e non tra un anno e mezzo".
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