Da 5 giorni chiede i suoi diritti davanti al Tribunale di Catanzaro. L'imprenditore reggino Francesco Quattrone parla di ingiustizia pur ribadendo che lui, nella giustizia ci crede.
"Mi hanno tolto tutto, tutto ciò che io in 20 anni di sacrifici avevano costruito con la mia famiglia lavorando per 20 ore tutti i giorni " spiega.
Finito nelle maglie dell'operazione “Entourage” nel 2010 entra in carcere con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, ma il Tribunale lo ha assolto. La storia del sequestro va avanti e finisce e i suoi beni confiscati: due ristoranti, due pizzerie e un albergo a Reggio Calabria. E oggi non ha più nulla.
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