
Tutto nasce dalla circolare inviata dal Comune alle scuole e "girata" ai genitori degli alunni.
In sintesi si "ricorda nuovamente" che il pasto servito alla mensa deve essere consumato a scuola e non portato a scuola. Perché può accadere che un frutto riposto nello zaino possa ammaccarsi, per qualsiasi motivo e una volta a casa fotografato e postato sui social dove si scatena la polemica per "denigrare" il servizio mensa. E' accaduto in passato e sicuramente potrebbe accadere nuovamente.
E così per colpa di qualcuno, il Comune mette mano per correre ai ripari. Perché il "pericolo" è che le ditte assegnatarie del Servizio mensa, la Scamar srl e la Sorico srl possano adire azioni legali contro gli Istituti.
Da domani quel panino e quella frutta resteranno a scuola. Un peccato per qualche mamma considerato che sia il pane che la frutta possono essere la merenda da consumare più tardi. Un peccato perché il pane il giorno dopo è duro.
Un peccato che ormai i social vengano eletti a piazza pubblica dove postare di tutto e di più magari senza pensare a conseguenze come quella che si è verificata ora.
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