Racconti del passato e episodi inediti che hanno anticipato il lavoro per la bandiera blu
01 luglio 2023 19:38di GIAMPAOLO MUNGO
Il sindaco Fiorita ha definito la bandiera blu, consegnata ieri alla città di Catanzaro, non la ciliegina ma la torta. A mio modesto avviso, la torta rischia di essere una montagna di panna senza alcuna struttura che potrebbe crollare presto. Perché questa metafora rovesciata? Fiorita e i suoi adepti non perdono occasione per criticare il passato, scusante che la classe politica al governo pro-tempore dovrebbe evitare perché ai cittadini interessano i risultati non le recriminazioni, e sottolineando le presunte macerie lasciate dal centrodestra. Ebbene, chi conosce i meccanismi di assegnazione della bandiera blu sa perfettamente che la Fee (l’organizzazione che la attribuisce) valuta una serie di parametri, che non si limitano soltanto alla purezza delle acque. Il set di indicatori si basa, ad esempio, sulle infrastrutture, sull’offerta ricettiva, sulle iniziative a sostegno del turismo. L’organizzazione fa una fotografia dell’esistente. Dunque, non è difficile intuire che la bandiera blu 2023 sia stata un’eredità positiva lasciata dalla precedente Amministrazione, che negli anni alle aree di Giovino e Lido ha lasciato – al netto dello scotto per il depuratore – un nuovo lungomare, il parco Gaslini, un waterfront completo e il piano spiagge. A memoria, nell’ultimo anno per l’area Sud non c’è stata alcuna aggiunta da parte della nuova Amministrazione rispetto al tanto criticato passato, nonostante le altissime aspettative. Dicevo della torta infarcita di panna che rischia di implodere. Nella giornata in cui è stata consegnata la bandiera blu mi sarei aspettato che, invece di riti autocelebrativi, ci fosse l’annuncio di un ricco programma di iniziative sociali, turistiche e sportive di accompagnamento. Così si rende solida l’impalcatura della ‘torta’ bandiera blu. E lo dico con cognizione di causa, perché tra il 2004 e il 2005 – e ne sono uno degli attori protagonisti – Catanzaro non solo conquistò ma seppe mantenere il riconoscimento proprio grazie ad un profondo e lucido programma. Lo spirito di quell’epoca, che ebbe fra i principali fautori Luigi Dattilo, purtroppo non è replicato oggi. Ma veniamo ai giorni nostri.
Dell’Amministrazione Fiorita c’è stata soltanto una personalità che ha fortemente creduto a questa missione: Giusy Iemma. Posso testimoniare che l’amica e collega Giusy, al momento della formazione della Giunta Fiorita e dell’assegnazione delle deleghe mi ha chiesto consiglio. Io le suggerii di assumere quella delle politiche del Mare (che fa parte del calderone dell’Ambiente) proprio con l’ambizione di ottenere importanti traguardi e mettendo a disposizione la mia esperienza. In tutto il periodo estivo dell’anno scorso, Giusy e io abbiamo lavorato alacremente studiando la documentazione e i parametri da soddisfare. Un impegno che era accompagnato dal generale scetticismo, a partire dai più stretti collaboratori del sindaco (e parrebbe anche dello stesso Fiorita) che ritenevano ‘impossibile’ ottenere la bandiera blu. Per fortuna e per il bene della città, i fatti li hanno smentiti e adesso salgono sul carro del vincitore ma, ripeto, con l’enorme cecità di non programmare per il futuro (la conferma del riconoscimento) e di bearsi del lavoro altrui in pubblico. Questa mia riflessione potrebbe facilmente estendersi su tanti altri settori, a partire dalla gestione dello Sport che è rabberciata e confusionaria.
Personalmente non faccio politica tanto meno vorrò farne ancora, però da cittadino elettore del sindaco Fiorita sono profondamente deluso da cotanta approssimazione e inadeguatezza. Chiudo commentando una recente sortita dell’amico Fabio Celia che testualmente dice “l’inversione di tendenza registratasi con la gestione del sindaco Nicola Fiorita rispetto al passato, è ormai sotto gli occhi di tutti”. Posso assicurare all’amico Fabio che i cittadini non l’hanno vista, che le poche cose buone fatte in questo primo anno sono il prosieguo di progetti della precedente Amministrazione e, soprattutto, se tutto va così bene come dice come mai il sindaco si appresta a cambiare la sua Giunta?
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