Si è svolta con successo, sabato 25 gennaio, la visita guidata dal titolo “Catanzaro, i mille volti di una città che cambia”, iniziativa promossa dall’associazione CulturAttiva in occasione della campagna di tesseramento 2025.
Come si evince dal titolo scelto per il tour, esso si è focalizzato sulla descrizione di luoghi di culto, monumenti e quartieri risalenti ad epoche differenti che restituiscono il racconto di una città “dai mille volti”, la quale nel corso della sua storia ha saputo rigenerarsi esprimendo fascino e nuovi modelli di bellezza. La duecentesca chiesa di San Nicola ha offerto un’occasione per ricollegarsi alle origini bizantine della città di Catanzaro con il riferimento al culto di un Santo vissuto tra il III e il IV secolo in Turchia e venerato oggi sia dalla chiesa cattolica che dalla chiesa ortodossa. La chiesa di Sant’Omobono (XII secolo), preziosissima traccia del tessuto urbano medievale ormai perduto, ha rappresentato un altro importante tassello del racconto, insieme al castello normanno che sorgeva non lontano da essa e che oggi si è trasformato nel Complesso Monumentale San Giovanni. Il gruppo dei partecipanti al tour ha potuto riscoprire non solo la storia di luoghi ricchi di grande fascino, ma anche rendersi conto di tutta una serie di grandi mutamenti che hanno completamente trasformato il tessuto urbano cittadino secondo i dettami del piano regolatore noto come “Piano Manfredi”, che ha generato anche la creazione dell’odierno Corso Mazzini, dando vita a drastiche trasformazioni come l’abbassamento del livello stradale nella parte più antica del centro cittadino. Altri grandi cambiamenti hanno interessato l’area che si estendeva fuori dalle antiche porte della città, l’odierna Piazza Matteotti. Un processo di riqualificazione della zona ha portato alla costruzione di edifici di grande pregio ed importanza funzionale per le esigenze della vita cittadina: l’edificio del tribunale, quello dell’Antica Scuola di Arti e Mestieri, quello della stazione capolinea della STAC (Servizio Tramvia, Automotofunicolare di Catanzaro) e quello dell’Albergo Moderno, hanno ridato lustro ad un’area destinata a fare da raccordo tra la città antica e quella nuova. La descrizione dei suddetti edifici si è accompagnata anche a quella dei pregevoli monumenti che impreziosiscono quest’area: quello dedicato ai Caduti Della Grande Guerra, opera di Michele Guerrisi (1933) e la possente scultura divenuta uno dei simboli della città “Il Cavatore”, di Giuseppe Rito (anni ’50 del XX secolo), entrambi in bronzo.
“Fiore all’occhiello” dell’iniziativa la visita alla Chiesa di Santa Teresa all’Osservanza. Risalente al XV secolo ed edificata insieme al convento dei frati Francescani Minori Osservanti, questo luogo di culto possiede una lunga storia ed è custode di pregiate opere d’arte come la “Madonna delle Grazie”, scultura realizzata da Antonello Gagini nel 1504; il “Crocifisso schiodato” (XVII secolo), di Fra’ Giovanni da Reggio, particolare opera scultorea di grande valore artistico e simbolico e il gruppo scultoreo ligneo raffigurante la Madonna della Salute, risalente al XVII secolo, di autore ignoto.
Come di consueto, mediante questa iniziativa, si è voluta offrire un’occasione per guardare la nostra città con nuovi occhi e scoprirne dettagli e significati difficili da notare quando la città viene vissuta distrattamente, inseguendo le incombenze delle nostre frenetiche giornate lavorative. Allo stesso tempo questa è stata un’occasione per far conoscere l’operato e gli intenti dell’associazione CulturAttiva che opera sul territorio dal 2016 con lo scopo di promuoverne il patrimonio culturale. La campagna di tesseramento è ancora aperta. Chi volesse ricevere informazioni sull’associazione o entrarne a far parte, può scrivere all’indirizzo apsculturattiva@gmail.com.
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